Tris di tigrotti siberiani al
Parco Natura Viva di Bussolengo, venuti alla luce appena un mese
e mezzo fa da Luva e dal neo-arrivato Botsman. Ancora custoditi
dalla mamma nella discrezione della loro tana, i piccoli sono
costantemente monitorati dalle telecamere di sorveglianza e già
ispezionati da due visite veterinarie. Dati alla mano, si tratta
di una nascita preziosa per la conservazione delle specie a
rischio e per questo inserita nel programma europeo delle specie
minacciate (EEP). In Italia non nascevano dal 2004. In meno di
500 sopravvivono nelle foreste dell'estremo oriente russo,
mentre il bracconaggio e il commercio illegale di parti del loro
corpo per gli usi della medicina tradizionale li stanno
relegando ad un areale corrispondente a quello del fiume Amur.
Compresi i tre nuovi nati al Parco Natura Viva, i parchi
zoologici d'Europa ne contano 260, depositari di un patrimonio
genetico unico che celebra il lieto evento proprio nella
Giornata Mondiale della Tigre che cade oggi.
"Due maschi e una femminuccia, sono stati vaccinati e pesati
- spiega Cesare Avesani Zaborra, direttore scientifico del Parco
Natura Viva - godono di ottima salute e il più grandicello ha
ormai raggiunto i 10 chilogrammi". Luva, dopo un parto durato
tutta la notte dello scorso 3 giugno, si sta rivelando una mamma
attenta ed equilibratao. "Il debutto ufficiale - prosegue
Avesani Zaborra - è previsto al compimento dei 3 mesi quando,
secondo le linee guida dell'Associazione Europea degli Zoo e
degli Acquari, i piccoli tigrotti vivranno giornalmente anche il
reparto esterno e saranno visibili al pubblico". Per il primo
incontro con il papà invece dovranno attendere ancora un po',
mentre i loro nomi sono un omaggio alle grandi aree naturali
della Russia orientale in cui vivono: Krai, Zov e Alina.
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