Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Da Persico i test per i foil AC75

L'America's Cup (e solo) è qui

Responsabilità editoriale Saily.it

Un pezzo importante della prossima Coppa America sta nascendo in Italia, al cantiere Persico di Bergamo. Ecco le ultime sulle barche in costruzione (Luna Rossa AC75, un IMOCA 60 e il Wally 145) e soprattutto sul nuovo strumento per misurare la tenuta dei bracci che sosterranno i foil degli AC75, portandoli fino alla distruzione...

 

Quando tra qualche mese vedrete in azione i velisti di Coppa America sui monoscafi AC75 alzarsi e volare sull'acqua, ricordatevi che un bel pezzo della tecnologia che consente questo modo di navigare inseguendo la storia dello yachting è stato creato a Nembro, piccolo comune nei pressi di Bergamo in Val Seriana, tra la pianura Padana e le prime pendici delle Alpi Orobie, a metà strada tra i laghi d'Iseo e di Como. Qui, nell'avveniristico e fortificato quartier generale del Cantiere Persico, stanno avvenendo in queste settimane di gelo invernale gli esperimenti principali per arrivare a ciò che vedremo da giugno-luglio in poi.

Il mensile inglese Seahorse lo definisce "il cuore dell'azione", e se lo dicono loro che solitamente intonano "Britannia Rule the waves", c'è da crederci. Qui non solo è in costruzione il primo AC75 di Luna Rossa (bianco? grigio? nero? chissà), e in un capannone attiguo l'ultimissima generazione di racer oceanici, un IMOCA 60 (sempre foil). Qui soprattutto si stanno svolgendo gli esperimenti che interessano non solo il challenger of the record italiano ma tutti i team della prossima Coppa (quindi, in un modo o nell'altro, tutti i velisti del mondo): i test sui carichi dei bracci idraulici che sosterranno i foil lungo le fiancate dei monoscafi AC75, visti finora solo in rendering.

Perchè Persico? Perchè il COR Luna Rossa ha la responsabilità di realizzare questa parte dei Classe AC75 che sarà one-design e fornita a tutti i team. E perchè il cantiere italiano ha sviluppato in questi anni una serie di nuovi processi di costruzione delle componenti in composito, grazie all'evoluzione tecnologica dei macchinari e delle infrastrutture. La qualità eccezionale dei prodotti usciti da Persico, in tempi record e a prezzi concorrenziali, è diventata uno standard inseguito dal resto dell'industria di settore nel mondo.

E' di questi giorni la notizia della realizzazione del primo prototipo di braccio per foil da AC75. Passata la paura e qualche tensione sulle rotture (parzialmente) inattese che hanno riguardato la prima generazione di questi bracci, da Persico hanno fatto un enorme salto in avanti: progettata e costruita una grossa macchina che serve a testare i bracci, portandoli fino alla rottura. Nei test sono stati coinvolti non solo gli ingegneri e i costruttori, ma anche i clienti, e nel caso della Coppa i rappresentanti dei team: un'opportunità più unica che rara.

Il programma dei test condotto in collaborazione con Luna Rossa ha monitorato il comportamento dei "foil-arm" attraverso procedure e sistemi di controllo hi-tech, comprendenti lo stato dell'arte della tecnologia: dalle fibre ottiche alle emissioni acustiche agli ultrasuoni. Sono stati confrontati in tempo reale tre diversi set di bracci attraverso diagnosi precise del loro comportamento sotto carico. La macchina è capace di sviluppare i carichi fino alla rottura, ed è adesso a disposizione anche di altri test per i clienti del cantiere.

L'IMOCA DI RUYANT, I TIMONI DEGLI ULTIM E IL SUPER-WALLY - Sempre da Persico prendono corpo altri pezzi pregiati della vela prossima futura. L'ultimo avveniristico IMOCA 60, concepito già per essere usato nel giro del mondo in equipaggio (era il progetto prototipo del Volvo Super 60 one-design), sviluppato per il solitario Thomas Ruyant (come anticipato dal nostro Christophe Julliand in altro articolo su Saily). Lo vedremo alla prossima Jacques Vabre nell'autunno 2019 e poi al Vendée Globe 2020.

E' poi in costruzione da Persico una delicata parte del supertrimarano Ultim Sodebo di Thomas Coville: uno specchio di poppa dalla geometria complessa, realizzata in fibra di carbonio ad alto modulo, che per la particolare struttura a serpentina ha richiesto un lavoro intenso e complicato.

Analogo discorso per l'altro Ultim Gitana del Team Edmond de Rotschild, per il quale Persico ha fatto timoni e una nuova deckhouse ridisegnata per contenere la stazione di navigazione di bordo. Una sfida che qualcuno definisce spaziale, per il grande numero di buchi e aperture, superiore a qualsiasi altra struttura di composito per yacht.

Sempre targati Persico il rivoluzionario cruiser-racer P65 disegnato da Umberto Felci, e il super Wally di ben 145 piedi, quest'ultimo realizzato nella facility del cantiere a Massa Carrara, che segue il Wallycento Tango. L'attenzione ai dettagli è comprensibilmente cruciale in realizzazioni del genere. Mammuth a vela, o ultime grida tecnologiche per vincere la Coppa America, tutte hanno anima italiana. C'è una parte di questo paese capace di spiegare al resto del mondo come si fa...

https://www.persicomarine.com

Responsabilità editoriale di Saily.it