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Sale la febbre IMOCA per la classe è boom

Tra Vendée Globe e The Ocean Race

Responsabilità editoriale Saily.it

Aspettando notizie più concrete sulla futura The Ocean Race (ex Volvo), è un vero e proprio boom per la classe IMOCA 60. Ben sette scafi nuovi in costruzione, grandi navigatori e super sponsor ruotano intorno alla classe che può fare due giri del mondo, in solitario e in equipaggio. Facciamo il punto (e il tifo per il nostro Giancarlo Pedote!) - DUE VIDEO

 

di Christophe Julliand

La notizia arriva venerdì 11 gennaio; un nuovo monoscafo di 60 piedi progetto di Juan Kouyoumdjian per lo skipper Nicolas Troussel sotto i colori di Corum in vista del Vendée Globe 2020. Si allunga ancora la lista degli IMOCA in costruzione, arriva a sette esemplari, e con essa quella degli skipper e dei grandi sponsor che ruotano intorno alla classe e ai suoi eventi.

Una dinamica abbastanza inedita per l'International Monohull Open Class Association, che merita un punto generale della situazione dei progetti annunciati.

LE NEW-BOAT IN ARRIVO - Questi sono i 60 piedi in costruzione, firmati da quattro studi di progettazione diversi: 1) il nuovo e attesissimo Hugo Boss per il britannico Alex Thomson, progetto dello studio VPLP, con il britannico che punta stavolta a vincere senza se e senza ma. 2) Apivia per il giovane astro nascente francese Charlie Dalin, progetto Guillaume Verdier. 3) Arkea Paprec per Sébastien Simon, progetto che si annuncia interessante da Juan Kouyoumdjian. 4) Il citato Corum per Nicolas Troussel, altro progetto Juan K che verrà costruito a partire dagli stampi della barca di Simon.

E ancora: 5) Armel Tripon, il recente vincitore della Route du Rhum in categoria Multi 50, ha affidato il progetto del suo 60' a Sam Manuard (esordiente in ambito IMOCA) che sarà costruito dal cantiere Black Pepper. 6) Il popolare navigatore giapponese Kojiro Shiraishi ha annunciato la costruzione presso il cantiere Multiplast di un sistership del Charal di Jérémie Beyou, il capostipite dei nuovi 60 piedi a foil. 7) Senza sponsor confermato ma con un pool di investitori alle spalle, Thomas Ruyant sta costruendo presso il cantiere Persico (in Italia a Bergamo, non lontano al capannone dove sta nascendo il primo AC75 di Luna Rossa) un 60 piedi di ultima generazione firmato ancora da Guillaume Verdier, che difficilmente sbaglia barca.

A questi progetti con barche nuove, vanno aggiunti anche quelli della navigatrice franco-tedesca Isabelle Joshcke che correrà sotto i colori di MACSF e il ritorno di PRB. Questo ultimo, sponsor emblematico della classe IMOCA, presente sin dalla primissima edizione del giro del Vendée Globe, ha scelto un nuovo skipper per succedere a Vincent Riou, si tratta di Kevin Escoffier, altro giovane talento della vela transalpina che ha la particolarità di aver accumulato più esperienza in equipaggio che in solitario (Escoffier ha fatto parte degli equipaggi di Cammas e Caudrelier nelle due ultime Volvo Ocean Race).

FORZA GIANCARLO PEDOTE! - Ottime notizie quindi per la classe e il circuito IMOCA. E un bel challenge in prospettiva per il nostro Giancarlo Pedote che, insieme al suo team e al main sponsor Prysmian, si sta preparando per la stagione 2019 a bordo dell'ex St Michel Paprec, un foiler di prima generazione, anche lui in vista del prossimo Vendée Globe 2020. Un'edizione del giro del mondo in solitario, quella del 2020, che va verso il tutto esaurito (essendo il numero dei partecipanti limitato a 30) e si preannuncia appassionante. Con tante emozioni in più vista la presenza al via di un italiano.

Per Jacques Caraes, navigatore di lungo corso e direttore di regata, intervistato nell'articolo : “E' una dinamica molto interessante, probabilmente divuta all'avvicinamento con The Ocean Race, il giro del mondo in equipaggio (ex Volvo Ocean Race) che permette un miglior ammortamento delle barche.”

Di fatto, però, va notato che tutti questi progetti sono focalizzati sul Vendée Globe 2020 passando prima per le regate di qualifica delle Imoca Globe Series, non sulla futura The Ocean Race. La quale, come è stato confermato nel corso di un'affollata conferenza stampa durante lo scorso Salone di Parigi, partirà da Alicante nel 2021, si correrà anche su IMOCA con equipaggio di 5 persone più un media man, secondo un regolamento di stazza ''full crew'' poco diversa dalla versione solitario o doppio. Secondo le nostre fonti, la differenza tra le due stazze dovrebbe limitarsi alla capienza dei water ballast.

Questo per i 60 piedi. Per quanto riguarda i ''vecchi'' VOR 65 che hanno corso le ultime due edizioni della regata intorno al mondo in equippaggio, come già annunciato al Salone di Genova, verrano riservati ad equipaggi composti da giovani velisti Under 30. Sul formato della futura The Ocean Race, Richard Brisius ha confermato a Parigi quello che aveva già detto a Genova: si punta a un giro del mondo con meno tappe. 

Durante la stessa conferenza, Antoine Mermod, attuale presidente della classe IMOCA, ha ricordato il ruolo determinante che ha avuto Mark Turner nell'avvicinamento di due mondi citando questa frase, quasi una profezia dello stesso Turner: “Prima o poi, la course au large francese e la vela oceanica anglosassone dovranno incontrarsi.” Speriamo e confidiamo nel fatto che questa sia la strada giusta e che la futura The Ocean Race possa rilanciarsi alla grande, magari anche qui con qualche team italiano tra i partecipanti.

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