Lunedi 4 marzo a Roma la serata del Velista dell'Anno FIV. L'ospite d'onore quest'anno sarà il presidente di World Sailing Kim Andersen. Sarà una occasione per fare chiarezza sui tanti punti delicati della governance della vela mondiale? Le voci sulle candidature ai premi, che verranno annunciate il prossimo 15 gennaio
Il Velista dell’Anno FIV, la manifestazione organizzata dall'agenzia di marketing Acciari Consulting, giunta alla venticinquesima edizione, e da tre anni con la partnership istituzionale della Federazione Italiana Vela, si terrà lunedì 4 marzo 2019 a Villa Miani a Roma. Anche quest’anno l’evento si aprirà, alle 17,30, con una tavola rotonda sui temi di maggiore attualità del mare e della vela sportiva in Italia, seguita dalla serata di gala con la proclamazione dei vincitori 2018.
Le novità di maggior rilievo dell’evento e i nomi dei candidati ufficiali saranno comunicati ufficialmente martedì 15 gennaio, al termine di un sondaggio effettuato dagli organizzatori tra i giornalisti di settore e le testate partner de Il Velista dell’Anno. Nella stessa data saranno annunciati anche altri dettagli dell'evento al quale anche noi di Saily abbiamo confermato la media partnership. Qualcosa però già si conosce.
ARRIVA A ROMA KIM ANDERSEN, PRESIDENTE WORLD SAILING - L'ospite d'onore della serata sarà la controversa guida della federazione velica mondiale, il danese Kim Andersen che sfrattò tre anni fa l'italiano Carlo Croce. Andersen non è nuovo a visite in Italia, grazie anche all'intercessione del membro italiano del Council Walter Cavallucci: è stato a Venezia alla Venice Hospitality Challenge. La presenza romana, però, al cospetto di una folta rappresentanza di media, si prospetta interessante.
World Sailing è come noto nel mezzo di una tempesta su più livelli: polemiche per le scelte sulle nuove classi olimpiche 2024 (su tutte l'addio allo storico Finn e l'adozione della Keelboat Offshore in doppio misto), per la governance dell'ente, per la gestione dei meeting e dei sistemi di voto, per i molti personaggi in conflitto di interesse che si muovono nelle stanze dei bottoni, infine per l'indagine antitrust che pende sulla vela mondiale.
Facile immaginare che Kim a Roma possa fare il punto su tutte le delicate questioni aperte, e certo appare delicata la presenza allo stesso tavolo del presidente FIV Francesco Ettorre, che recentemente ha assunto posizioni critiche nei confronti delle scelte di WS. D'altra parte Kim sarà in Italia anche qualche settimana dopo per la tappa di Genova della Sailing World Cup.
QUALI CANDIDATI? ECCO LE POSSIBILI TRACCE... - Ruggero Tita e Caterina Banti, col triplete italiano-europeo-mondiale di classe olimpica Nacra 17 sono automaticamente in pole position per la candidatura e anche per il bis del premio vinto lo scorso anno. In corsa ovviamente anche il baby Marco Gradoni (secondo titolo Mondiale Optimist consecutivo, e sta dando la caccia al tris), e i giovani Niccolò Renna e Giorgia Speciale, windsurfisti pigliatutto in Techno 293 e RSX JR tra mondiali, Youth e Olimpiadi Giovanili. Sempre dal windsurf è forte la suggestione che riguarda Mattia Camboni, artefice di un trionfo europeo.
Ma non mancano anche nomi del segmento alturiero della vela: c'è Ambrogio Beccaria, il minista che ha vinto il circuito 2018 battendo tutti i francesi in casa loro. Ci sono Giovanni Soldini che ha battuto il record Hong Kong-Londra, oppure Andrea Fantini che ha completato la sua prima partecipazione a una durissima Route du Rhum con il Class40 Enel Green Power, per non parlare di Francesca Clapcich e Alberto Bolzan che hanno portato a termine la Volvo Ocean Race (per Francesca era la prima volta). E infine anche Marco Carpinello, vincitore a bordo di Alive della Rolex Sydney To Hobart Race. Già così c'è l'imbarazzo della selta, e non è certo finita qui, perchè di velisti italiani in evidenza nell'anno ce ne sono stati tanti altri...
Quanto alla categoria delle Barche dell'anno, si può pensare ad alcuni nomi: Spirit of Portopiccolo, il Maxi vincitore della storica Barcolana 50, o Endlessgame, il Coockson 50 di Pietro Moschini vincitore overall campionato italiano offshore, lo stesso trimarano Maserati Multi70 di Soldini, record HKG-Londra e Line Honours alla RORC Transatlantic, e soprattutto vero laboratorio di tecnologie d'avanguardia che anche la vela francese ci invidia.
Infine i nomi che potrebbero finire nella lista dei candidati per la categoria Armatore Timoniere dell'anno. Da Furio e Gabriele Benussi (Spirit of Portopiccolo vincitori Barcolana 50) ad Andrea Racchelli che con Altea si è laureato campione del mondo Melges 24, al solito Alberto Rossi, con Enfant Terrible campione europeo J/70. Per non parlare di Roberto Lacorte che continua a stupire con i suoi SuperNikka e non solo... Anche in questa categoria i nomi e gli spunti sono ancora tanti. Vedremo le liste che usciranno il 15 gennaio.
UNA PARTE DEI VOTI SARANNO DEL PUBBLICO - Sempre dal 15 gennaio prossimo e fino al 1 marzo, il grande pubblico degli appassionati potrà esprimere le proprie preferenze, votando on line sul sito velistadellanno.it, i finalisti nelle quattro categorie: Velista dell’Anno, Armatore - Timoniere, Barca e, scelto tra quelli aderenti alla Lega Italiana Vela, il Club dell’Anno. Il voto del pubblico offrirà alla Giuria qualificata, che si riunirà nello stesso giorno dell’evento, una selezione dei nominativi tra i quali scegliere i vincitori finali per ogni categoria.
Questo Velista dell’Anno - Il Velista dell’Anno FIV, nella sua ultima accezione completa di marchio della federvela nel logo (e sarebbe opportuno anche aggiungerlo al sito web), è come noto una delle due versioni di un premio che porta lo stesso nome ma ha due strade ben diverse: questo "romano" è il ceppo che fa capo al suo ideatore Alberto Acciari, recentemente aperto alla partecipazione in partnership di numerosi media velici e soprattutto realizzato in stretta collaborazione con la Federazione Italiana Vela. Ideato, promosso e organizzato nel 1991 da Acciari Consulting, è la manifestazione che da 27 anni premia il velista italiano che maggiormente si è distinto nel panorama internazionale. Il Velista dell’Anno si è affermato come il più importante e ambito riconoscimento nel settore tanto da essere considerato l’Oscar della vela (nome che peraltro era stato dato proprio all'unico premio FIV, assegnato nel 2007 in occasione degli 80 anni della Federvela).
Il premio assegna anche i riconoscimenti “Barca dell’anno” e “Armatore/Timoniere dell’Anno”. Dal 2016, sono premiati anche i circoli velici aderenti alla Lega Italiana Vela che si sono distinti in campo agonistico e organizzativo. Il Club dell’Anno viene selezionato tra una rosa di finalisti sulla base dei voti ricevuti on line da ciascun Club e di quelli attribuiti dalla Giuria tecnica. Il Velista dell’Anno copre così tutta l’eccellenza della vela italiana costituendo il vero punto di riferimento qualitativo della stagione. Dal 2017 un nuovo riconoscimento riservato alla “Marine” premierà il miglior porto turistico dell’anno, secondo rigorosi criteri di selezione.