Ripagare i danni diretti per l'invenduto, sostenere gli investimenti delle aziende agricole, erogare una tantum contributi a fondo perduto come misura di indennizzo: sono le richieste che Coldiretti Valle d'Aosta ha avanzato durante l'audizione in seconda commissione nell'ambito delle misure allo studio per superare l'emergenza Coronavirus.
"Nonostante il settore agricolo abbia, per forza di cose, continuato ad operare anche in Valle d'Aosta - hanno spiegato Alessio Nicoletta e Elio Gasco, presidente e direttore di Coldiretti Vda - ciò non significa che non stia facendo i conti con pesanti criticità legate alla mancata vendita dei prodotti agricoli; criticità che temiamo che possano anche aggravarsi nel prossimo futuro".
Coldiretti propone la costituzione di tre diversi fondi: il primo, con una dotazione di 1,5 milioni di euro, è legato alla necessità di indennizzare l'invenduto; il secondo, di 3,5 milioni di euro, per aiutare le aziende agricole valdostane ad adeguare le loro strutture; il terzo, di 8 milioni di euro, attraverso cui prevedere un sostegno a fondo perduto per gli agricoltori valdostani a partire dalla superficie coltivata e riparametrati in base al fatturato e al numero dei dipendenti delle singole aziende. "Accanto agli aiuti di tipo economico - si legge in una nota - Coldiretti Valle d'Aosta ha proposto anche il completo rifinanziamento delle misure già pronte per il settore zootecnico, la realizzazione di azioni di sburocratizzazione e snellimento delle pratiche e la promozione da parte della Regione dei prodotti tipici valdostani mediante la creazione di un marchio ombrello".