"E' nel limitato ma inevitabile
rallentamento delle attività ordinarie che vanno ricercate le
cause, logiche, del prodursi dell'avanzo di amministrazione
dell'Azienda Usl. Per far fronte all'emergenza, è stato
necessario un incremento della spesa corrente e per i beni di
investimento correlati alla pandemia". Lo ha detto l'assessore
regionale alla sanità, Roberto Barmasse, rispondendo ad
un'interrogazione a risposta immediata della Lega Vda.
"Per effetto del sostanziale pieno utilizzo delle risorse
nazionali e regionali e della presenza di situazioni di
accantonamento tecnico - ha aggiunto - la contabilità specifica
Covid, sul 2020, viene a determinarsi in sostanziale equilibrio
economico. L'emergenza ha modificato fortemente l'assetto della
sanità, comprimendo l'attività ordinaria, come dimostrato dalla
riduzione degli introiti derivanti dal pagamento dei ticket
sanitari. In generale, la spesa per beni e servizi ha fatto
registrare la riduzione direttamente riconducibile al
rallentamento dell'attività indotto dalla pandemia".
"Da tenere in considerazione - la replica di Stefano Aggravi
(Lega Vda) - il calo della fruizione dell'ospedale tra il 2019 e
il 2020 (-18% di ricoveri): un indicatore che rappresenta la
situazione ma che, una volta usciti dall'emergenza pandemica,
genererà una spesa maggiore. Mi auguro che in prospettiva la
programmazione terrà conto di questo carico che ha rallentato
una serie di interventi che andavano eseguiti".
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