(ANSA) - AOSTA, 20 APR - "I pazienti che afferiscono ai
reparti, provenienti dal pronto soccorso o dall'esterno,
dovrebbero essere tutti sottoposti ad accertamenti preventivi.
Ma non mi risulta sia ancora così. Fino a che la direzione
ospedaliera non procederà in tal senso, l'ospedale sarà una
polveriera ed un luogo ad elevato rischio di contagio per
pazienti e sanitari". La denuncia è dell''Anaao - sindacato
medico italiano - che si dice "molto preoccupato per il
perdurare di questa problematica".
"Ora che l'emergenza pare in fase di remissione - spiega
Riccardo Brachet Contul, segretario Anaao della Valle d'Aosta -
bisogna far tesoro di quanto vissuto e cambiare il passo,
adottando uno sguardo lungimirante che consenta, per quanto
possibile, di prevedere le problematiche, smettendo di
rincorrerle. É assolutamente necessaria una programmazione
coordinata, almeno a medio termine, da parte di chi ha
responsabilità politica e gestionale in merito".
Anaao, in particolare, chiede che "ci sia quanto prima una netta
separazione tra le aree Covid e quelle no Covid, utilizzando
anche il presidio del Beauregard e l'ospedale da campo".
Inoltre, "sarebbe anche ora che la politica si decida a
costruire un nuovo ospedale - osserva Brachet Contul - secondo
le logiche dei sistemi sanitari della Corea del Sud e della
Germania che hanno affrontato al meglio ciò che in Italia e in
Valle d'Aosta ha prodotto una tragedia in termini di morti tra
pazienti e personale sanitario: ci vuole un nuovo ospedale in un
punto strategico della città con pista per elisoccorso,
parcheggi e viabilità che facilitino l'utenza e i laboratori".
(ANSA).