(ANSA) - AOSTA, 07 APR - "Trentasei decessi al Père Laurent
nel giro di un mese. Senza contare la situazione nelle altre
microcomunità con percentuali elevate di positivi. Numeri che
segnano il fallimento della politica regionale". Lo scrivono in
una nota Cgil, Cisl e Uil, che aggiungono: "Da mesi denunciamo
il pressappochismo della politica regionale, il disorientamento
imbarazzante e la gestione della maggior parte delle nostre case
di riposo ne è la dimostrazione lampante. Da anni le nostre
organizzazioni sindacali hanno chiesto e continuano a chiedere
un piano regionale sul welfare, perché è chiaro come la nostra
regione non abbia un piano di gestione sui servizi agli
anziani. I numeri dei decessi nelle microcomunità fanno tremare
e i numeri dei contagi idem".
"La strage silenziosa, che si è consumata nelle nostre strutture
per anziani, fa capire come non si sia fatto abbastanza - si
legge ancora - per preservare i nostri anziani e le operatrici
sanitarie che in esse lavorano. Altro che fannullone, come
qualcuno ha provato a definirle, ma guerriere senza armi
lasciate in balia di se stesse, e in moltissimi casi senza
alcuna protezione, e senza alcuna indicazione, volta a
proteggere sia loro che gli anziani che accudiscono". "Le nostre
operatrici, tutte, hanno bisogno di essere tutelate e
salvaguardate - sottolineano i sindacati - perché dietro di esse
ci sono delle famiglie, tante famiglie, che potrebbero rischiare
il contagio. Non finiremo mai di urlare tutto il nostro
disappunto davanti all'immobilismo della politica sulla gestione
delle microcomunità in questa emergenza coronavirus". (ANSA).