L'assemblea del Cpel ha dato parere all'unanimità alla proposta di delibera con cui la giunta regionale intende potenziare sul territorio le cure domiciliari, sia integrate sia palliative. I sindaci hanno chiesto però una modifica, affinché gli esiti del monitoraggio previsto (andrà definito un cronoprogramma di sperimentazione per un periodo di 18 mesi) siano condivisi dall'Usl e dell'assessorato alla Sanità con gli enti locali, per il tramite del Cpel, con cadenza semestrale.
"Si tratta di impegni che devono necessariamente mettere al centro la persona e il suo bisogno di salute, che sono presi in carico da team multiprofessionali e multidisciplinari in un sistema complesso", ha spiegato Loredana Petey, sindaco di Aymavilles e responsabile politica della Consulta 'Sviluppo economico, infrastrutture, sanità pubblica e pubblica sicurezza'. "Sono cruciali - ha aggiunto - per il coordinamento e la continuità delle cure le collaborazioni attivate nel contesto familiare, con i caregiver, le reti formali e informali".
"Oggi ci confrontiamo quindi su una proposta di deliberazione di giunta regionale - ha proseguito Petey - che offre indicazioni generali per la riorganizzazione di questa tipologia di cure, ancora più necessaria e urgente in questo periodo di emergenza sanitaria. Il sistema valdostano delle cure domiciliari integrate e delle cure domiciliari palliative funziona in modo non omogeneo sul territorio, con risposte maggiormente efficaci in alcuni distretti. Si prevede quindi il potenziamento delle cure domiciliari, come alternativa all'ospedalizzazione, finanziato per la Valle d'Aosta in via straordinaria con un impegno di 5 milioni di euro, e l'erogazione delle cure adempiendo alle norme nazionali".