(ANSA) - AOSTA, 14 OTT - "Ripensare le responsabilità dei
primi cittadini" per "allineare la normativa a quanto già
previsto in altri Stati europei, che semplificano le
responsabilità dei sindaci nella gestione soprattutto delle
emergenze in montagna". E' la richiesta del presidente del Cpel,
Franco Manes, intervenuto durante 'Valluvione 2020', cerimonia
commemorativa del ventesimo anniversario dell'alluvione
dell'ottobre 2000, che in Valle d'Aosta provocò 20 vittime e 800
milioni di euro di danni. Ciò, ha spiegato Manes, "non vuole
dire fare cattiva amministrazione, ma vuole dire maggiore
efficienza dando la giusta dignità alla figura del sindaco e
dell'amministrazione comunale che troppo spesso diventa, almeno
in una prima fase, il parafulmine di tutte le debolezze ed
inapplicabilità di un sistema normativo nazionale che spesso e
volentieri non vuole innanzitutto comprendere le ragioni di un
dissesto o di un evento drammatico, ma immediatamente ricercare
un responsabile sempre e comunque".
Occorre poi, ha detto il presidente del Cpel, arrivare a una
"semplificazione delle procedure e degli iter per la redazione
degli studi specialistici necessari all'esecuzione degli
interventi di difesa puntuali", fornendo "ai sindaci strumenti
efficaci e semplici per garantire nei propri territori quella
sicurezza che è un diritto di ogni cittadino". In questo senso
legge regionale 5 del 2001 "ha saputo dimostrare la sia
validità" ma "necessita di maggiori e importanti risorse".
A livello nazionale invece "è necessario con urgenza arrivare in
tempi brevi all'approvazione di una legge specifica sulla
montagna, una legge che dia dignità ai territori marginali e
disagiati in cui si localizzano la maggior parte dei 5.552
piccoli comuni al di sotto dei 5.000 abitanti". Un legge,
auspica Manes, "che crei un patto innovativo tra amministrazione
pubblica, cittadini e soprattutto mondo imprenditoriale e
produttivo locale". (ANSA).