(ANSA) - AOSTA, 24 MAR - "Pian pian stiamo cominciando a
organizzarci, certo che ci sentiamo piuttosto soli e
abbandonati". E' il grido d'allarme del sindaco di Pontey, Rudy
Tillier, - comune a sei chilometri da Saint-Vincent - isolato da
lunedì 23 marzo con un'ordinanza del presidente della Regione
Valle d'Aosta, Renzo Testolin.
Gestione dei rifiuti e assistenza agli anziani che abitano da
soli sono le due principali criticità emerse nelle prime 36 ore
di chiusura del comune per l'emergenza coronavirus. "Vogliamo -
spiega Tillier - una risposta chiara e univoca dal presidente
della Regione, dall'assessore all'Ambiente e dall'Unité des
communes, perché sembrerebbe che qui a Pontey non dobbiamo
differenziare più, come se fossimo tutti positivi. A noi sembra
assurdo, perché la stragrande maggioranza delle famiglie sta
bene. Tolta la microcomunità, ci sono otto contagiati su poco
meno di 800 abitanti e la maggior parte risalgono ai primi
giorni. Noi abbiamo il servizio raccolta di porta a porta, non i
molok".
Inoltre, "discorso microcomunità a parte, dove le persone sono
seguite, ci sono tutta una serie di anziani, soli, ammalati, che
potevano avere i parenti che dal paese limitrofo potevano venire
a dare il farmaco, a fare piccole pulizie, a metterli a dormire,
ad alzarli. E la stessa situazione esiste in paese, dove magari
c'è l'anziano che abita a 300 metri dalla casa del figlio. Chi
ci pensa a queste cose? Noi non abbiamo mica le strutture, non
abbiamo niente qui", sottolinea Tillier.
Secondo il sindaco, "se per i generi alimentari e i farmaci (il
paese è stato diviso in tre zone per semplificare ordini e
consegne, che avvengono una volta a settimana, urgenze escluse,
a cura della Croce rossa ndr) in qualche modo, pur se tra molte
difficoltà, riusciremo pian piano ad andare a regime, su altre
cose è impensabile lasciarci da soli". (ANSA).