Montagna, acqua e plurilinguismo: su questi tre temi hanno lavorato i giovani valdostani che hanno aderito al progetto "Nuove idee per l'Europa", nato dalla collaborazione fra Presidenza del Consiglio Valle, Assessorato regionale degli affari europei e Università della Valle d'Aosta.
Le proposte sono state presentate a Palazzo regionale e saranno caricate sulla piattaforma digitale della Conferenza sul futuro dell'Europa. Autori dei progetti sono Sarah Andreoletti e Vivien Bovard, Aimé Dujany, Sylvie Bonel e Arianna Boch, Clara Galvani e Riccardo Ferrari.
"Quando nel 2021, si è aperta la Conferenza sul futuro dell'Europa - ha detto il Presidente dell'Assemblea valdostana, Alberto Bertin - come Consiglio Valle abbiamo subito rilevato l'importanza di questo spazio di partecipazione per i cittadini europei. Uno spazio che è ancora più importante per una regione come la nostra che non è rappresentata al Parlamento europeo, in virtù di un sistema elettorale poco attento alla dimensione territoriale e regionale, nonostante questa rappresenti una parte importante del processo di integrazione europea. La Conferenza ci è apparsa come un'opportunità per superare questo deficit democratico e, soprattutto, per far sentire la nostra voce. In quest'ottica, ci è sembrato più che opportuno coinvolgere le nuove generazioni, che dell'Europa del futuro saranno le protagoniste".
"È importante che a parlare siano i giovani - aggiunge l'Assessore agli affari europei, Luciano Caveri - perché ogni generazione ha delle responsabilità. Quelle di oggi non sono facili: la pandemia ha acuito i nazionalismi e dalla crisi economica dovremo ricostruire. Io mi auguro che questi ragazzi siano ambasciatori di una necessità assoluta per i giovani valdostani: essere europeisti, anche criticando l'Unione europea, ma studiando la sua storia e partecipando alla sua vita. L'UE esiste ed è fatta di popoli, di lingue, di tradizioni che creano un amalgama e una voglia di essere presenti che è straordinaria".
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