"Dove possibile abbiamo attuato
delle iniziative per venire incontro alle peculiarità del nostro
territorio in deroga alle norme nazionali: così è stato per gli
spostamenti sul territorio regionale, per la possibilità di
utilizzare i servizi situati in comuni vicini e per quanto
riguarda l'attività professionale di personal trainer esercitata
con un rapporto uno a uno". Lo ha detto il presidente della
Regione, Erik Lavevaz, rispondendo in aula ad un'interrogazione
a risposta immediata sulla proroga dell'apertura di bar e
ristoranti presentata da Andrea Manfrin (Lega Vda).
"A detta del Comitato tecnico scientifico - ha aggiunto - la
somministrazione serale di bar e ristoranti è uno degli aspetti
più delicati nella gestione pandemica. La questione è duplice:
da un lato, occorre restare in zona gialla, o meglio cercare di
andare in zona bianca, per evitare nuove chiusure e permettere
nuove aperture, come quella degli impianti di sci; dall'altra,
dobbiamo muoverci nell'ambito di un quadro normativo che non
consente grandi possibilità di movimento". In conclusione "il
Governo regionale è assolutamente sensibile e sensibilizzato a
questa problematica, che abbiamo posto in tutte le sedi
possibili, in particolare nella Conferenza Stato-Regioni". In
merityo alla protesta organizzata per questa sera da alcuni
ristoratori, Lavevaz ha sottolineato: "Sconsiglio iniziative di
disobbedienza civile perché poi le conseguenze sono
difficilmente controllabili. Le forze dell'ordine devono fare il
loro lavoro e non si può pretendere che il Presidente della
Regione, nelle sue competenze prefettizie, non applichi le norme
in vigore".
"Nessuno chiede al Presidente - ha replicato Manfrin - di
disapplicare le norme. Chiediamo ulteriore coraggio andando a
disciplinare anche l'apertura delle attività di somministrazione
richiamando il benessere economico e sociale. Se ci fosse questo
coraggio non potremmo che riconoscerlo".
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