"E' necessario andare oltre la
retorica di quanto i Consiglieri abbiano lavorato bene: abbiamo
solo fatto il nostro dovere, visto che molti valdostani
avrebbero voluto lavorare a Pasqua e non hanno potuto farlo.
Possiamo purtroppo dire che la montagna ha partorito un
topolino: dopo settimane di grandi aspettative, queste sono
state in gran parte disattese da questo provvedimento. E non
siamo disposti a compromessi al ribasso". Lo ha detto Emily Rini
(Pour notre Vallée - Area Civica - Front Valdôtain, presidente
del Consiglio regionale, durante il dibattito sul disegno di
legge riguardante le misure di aiuto per le famiglie e le
aziende.
"Abbiamo presentato proposte concrete alla Commissione: siamo
assolutamente contrari a proporre altre forme di indebitamento a
imprese e professionisti. Dobbiamo concentrare gli interventi -
ha aggiunto - anziché distribuirli con misure impercettibili".
"Non abbiamo chiesto contributi a pioggia, - ha proseguito Rini
- ma almeno un ristoro dei danni subiti da quei settori che sono
stati colpiti più direttamente dall'emergenza, per coprire spese
insopprimibili per categorie essenziali. Parliamo dei piccoli
commercianti, dei piccoli artigiani, delle partite iva: sono
loro il tessuto economico basilare della nostra regione. Senza
di loro, è il sistema Valle d'Aosta che viene meno".
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