"Dopo quasi un mese di quarantena,
siamo la prima Regione in Italia per numero di contagi, 6 ogni
1000 abitanti, e la seconda come numero di decessi. I dati ci
dicono in modo inequivocabile che le misure di contenimento
finora utilizzate non sono sufficienti e che si sono rivelate
poco efficaci". Lo scrivono, in una lettera inviata al
presidente della Regione, Renzo Testolin, e all'assessore alla
sanità, Mauro Baccega, 25 consiglieri regionali di minoranza ma
anche di maggioranza (Alliance valdotaine, Stella alpina e Rete
civica). "Fino ad oggi, specialmente nelle realtà territoriali,
sono stati adottati provvedimenti goccia a goccia - si legge -
cercando di risolvere i vari problemi man mano che si sono
presentati, rincorrendo emotivamente la quotidianità, senza
avere però una visione e un piano d'azione".
I 25 consiglieri regionali sollecitano "azioni che garantiscano
la salute e la sicurezza", "convinti che la battaglia contro il
coronavirus si vincerà sul territorio, ancor prima che negli
ospedali". Nella lettera sono elencate alcune richieste, tra
cui: garantire Dpi e mascherine a tutti sanitari e parasanitari;
effettuare uno screening, tramite tamponi ed indagini
sierologiche, a tutto il personale sanitario, estendendolo, poi,
in tempi rapidi, anche alle forze dell'ordine ed a tutte le
categorie di lavoratori che in questo momento sono a contatto
con il pubblico, compresi coloro che svolgono le consegne a
domicilio; effettuare tamponi domiciliari a tutte le persone che
chiamano il medico lamentando i sintomi nonché anche ai
conviventi, anche se asintomatici; provvedere affinché ai
soggetti positivi, ai quali non sia possibile garantire
l'isolamento in condizioni di sicurezza presso il proprio
domicilio, sia assicurata la possibilità di essere ospitati in
alberghi e strutture ad hoc, per interrompere la catena del
contagio.
"Queste azioni, insieme ad altre, possono essere effettuate in
tempi rapidi - concludono - da un Commissario Straordinario che,
inoltre, si occupi del coordinamento di tutte le parti che
intervengono nella gestione di questa epidemia. Siamo davanti ad
un'emergenza sanitaria che durerà ancora diversi mesi: ribadiamo
la necessità improrogabile di cambiare passo".
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