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Vigili fuoco, complesso rientrare sotto Stato

Approvata mozione per nuovi approfondimenti

"Verificare entro 30 giorni un percorso di allineamento ed equiparazione continuativa giuridica, economica e ordinamentale al personale professionista dei Vigili del fuoco e del Corpo forestale valdostano con conseguente definizione dell'onere economico e a riferire nella competente Commissione": è quanto chiede una mozione approvata dal Consiglio regionale della Valle d'Aosta. A presentarla è stato il gruppo Mouv'. E' stata emendata d'intesa con il Presidente della Regione.
    "Bisogna uscire con le idee chiare sul percorso da attuare - ha detto Elso Gerandin (Mouv') - che sia quello di trasferire il Corpo valdostano dei Vigili del fuoco allo Stato o quello di attivare proposte alternative per il riconoscimento delle loro richieste. Noi non vogliamo aprire tavoli all'infinito, vogliamo un impegno preciso, con tempistiche e risorse certe". Luciano Mossa (M5S) ha aggiunto: "Per anni i Vigili del fuoco valdostani hanno chiesto di equiparare il loro sistema previdenziale e il loro trattamento economico a quelli del Corpo nazionale. Per disperazione hanno fatto un referendum, passato quasi all'unanimità, chiedendo di essere nuovamente alle dipendenze del Ministero all'interno. Vogliamo trasferire questo Corpo allo Stato o vogliamo metterci seriamente attorno ad un tavolo per affrontare definitivamente la questione?".
    L'Assessore alle opere pubbliche, Stefano Borrello (Stella alpina) ha poi sottolineato che "le problematiche sono di tre ordini: status giuridico, sistema previdenziale e trattamento economico. Ora c'è bisogno di una volontà politica forte per risolvere la questione". Infine il Presidente della Regione, Antonio Fosson, ha parlato di "problema serio che ci sta molto a cuore, che si trascina da molto tempo ma che deve essere risolto. Abbiamo appurato che rientrare alle dipendenze dello Stato richiede un percorso assai complesso. Per il mantenimento del Corpo a livello regionale, bisogna fare una legge che modifichi lo stato previdenziale e che permetta ai Vigili del fuoco valdostani di andare in pensione come quelli nazionali. Il percorso presenta quindi due opzioni su cui bisogna assumere una decisione, confrontandoci con i Vigili del fuoco professionisti e volontari. La nostra volontà politica è quella di trattare con i Vigili del fuoco professionisti per verificare ogni possibilità affinché il Corpo rimanga in Valle d'Aosta, perché i Vigili del fuoco hanno conoscenze e competenze del territorio che sono estremamente importanti per noi e per il nostro sistema di protezione civile, insieme al grande patrimonio di sapeurs pompiers volontari della nostra Valle".
    Ha votato a favore Alberto Bertin di Rete Civica ("perché la mozione va incontro alle richieste dei pompieri: l'impegno che ci prendiamo è di garantire pari trattamento per i Vigili regionali e per quelli che operano fuori regione") mentre si è astenuta Daria Pulz di Adu ("La nostra specialità serve ad ampliare i diritti, non a restringerli. Il contesto è pasticciato e poco chiaro, la volontà dei pompieri e l'esito del referendum non sono stati tenuti democraticamente nella giusta considerazione"). 

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