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Circonvenzione di incapace, badante condannata a 20 mesi

Circonvenzione di incapace, badante condannata a 20 mesi

'Devo operararmi al cuore, mi servono 8 mila euro'

AOSTA, 20 maggio 2022, 16:27

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Per circonvenzione di incapace il giudice monocratico del tribunale di Aosta Marco Tornatore ha condannato a un anno e otto mesi di reclusione Mariana Arghir, di 39 anni. La pena è sospesa se entro tre mesi risarcirà con una provvisionale di 15 mila euro la 93enne che assisteva come badante a Saint-Vincent.
    Da una perizia svolta con incidente probatorio è emerso che l'anziana era in condizioni di circonvenibilità. I fatti risalgono al periodo tra il 2014 e il 2018. Secondo quanto ricostruito dalla procura di Aosta, Mariana Arghir aveva assistito il figlio disabile dell'anziana fino alla sua morte.
    Poi, conquistando la fiducia della donna, era riuscita - sempre secondo gli inquirenti - ad ottenere diversi vantaggi, a partire da un'assunzione "in nero" come badante e una casa in affitto per la quale non aveva pagato il canone. Poco tempo dopo la morte del figlio dell'anziana, aveva inoltre ottenuto circa 8 mila euro fingendo di doversi operare al cuore per una grave patologia. In un'altra occasione le aveva fatto credere di dover risarcire un pedone che aveva investito in auto, ottenendo 2.700 euro. Inoltre l'avrebbe indotta a firmare due assegni in bianco, uno a un idraulico suo connazionale - facendole credere che vi fosse un perdita d'acqua in casa - e l'altro per saldare un presunto debito presso un negozio di alimentari tipici rumeni.

 Il giudice ha disposto inoltre il "non doversi procedere per tardività della querela" in relazione all'accusa di appropriazione indebita relativa al denaro ricevuto dall'imputata per rinnovare la patente dell'anziana e mai versato, con l'obiettivo di tenerla legata a sé facendole anche da autista. Accolta la richiesta di assoluzione della procura riguardo l'indebito utilizzo della carta bancaria con cui - era l'ipotesi iniziale dell'accusa - aveva prelevato, senza il consenso della 93enne, 50 mila euro allo sportello bancomat tra il 2016 e il 2018.
    L'avvocato difensore, Ascanio Donadio, ha annunciato che impugnerà la sentenza. Secondo il legale non c'è stato alcun reato né dazione di denaro, si tratta di spese che faceva l'anziana. La vpo Maria Luisa Verna aveva chiesto una condanna a due anni e otto mesi di reclusione e 2.000 euro di multa.
    L'anziana era assistita dall'avvocato Federico Fornoni. 
   

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