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Allerta ghiacciaio, completata evacuazione in val Ferret

Riguarda una settantina di residenti e turisti

E' stata completata l'evacuazione di residenti e turisti che occupano una trentina di case nella parte bassa della val Ferret (Courmayeur) a causa dell'allerta per il crollo di una parte del ghiacciaio di Planpincieux (circa 500.000 metri cubi). Sul posto stanno operando carabinieri, guardia di finanza, protezione civile, forestale, vigili del fuoco e personale del Comune. In totale - secondo una prima stima - sono una settantina (25 nuclei familiari tra residenti e turisti) le persone per le quali è scattata l'evacuazione.

"Lo scenario prospettato in caso di crollo di una porzione del ghiacciaio di Planpincieux coinvolge parzialmente l'abitato. L'evacuazione era urgente e improrogabile". Lo ha detto il sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi, durante una conferenza stampa dedicata all'emergenza in val Ferret. "In totale - ha aggiunto - sono state evacuate 75 persone, di cui 15 residenti. Nessuno ha richiesto un supporto per soluzioni abitative alternative. La situazione prevede un'estrema allerta nelle prossime 72 ore".

Sindaco Courmayeur, evacuazione era improrogabile - "Lo scenario prospettato in caso di crollo di una porzione del ghiacciaio di Planpincieux coinvolge parzialmente l'abitato. L'evacuazione era urgente e improrogabile". Lo ha detto il sindaco di Courmayeur, Stefano Miserocchi, durante una conferenza stampa dedicata all'emergenza in val Ferret. "In totale - ha aggiunto - sono state evacuate 75 persone, di cui 15 residenti. Nessuno ha richiesto un supporto per soluzioni abitative alternative. La situazione prevede un'estrema allerta nelle prossime 72 ore". 


I tecnici di Regione Valle d’Aosta e Fondazione montagna sicura hanno illustrato all’amministrazione comunale di Courmayeur che l’evoluzione del ghiacciaio di Planpincieux ha delineato un “nuovo settore” con un volume di circa 500 mila metri cubi e, di conseguenza, una nuova “zonizzazione delle zone a rischio”. Una prima allerta era scattata il 24 settembre 2019, quando un tratto della Val Ferret era stato chiuso - fino al 13 novembre scorso - per il pericolo di crollo di una porzione da 250 mila metri cubi). Da allora sono state implementate le misure di monitoraggio del ghiacciaio.
Sul movimento della massa glaciale incidono i “trend anomali di temperature”, con un rialzo atteso già da oggi 6 agosto, dopo giorni di relativo freddo. La “situazione di rischio avrà una durata ridotta stimata in almeno tre giorni”, si legge nell’ordinanza comunale. Le persone che si trovano fuori dalle zone rosse e gialle possono scegliere di restare in Val Ferret “se ritengono di essere autonomi (anche rispetto alle scorte alimentari) per il periodo di almeno tre giorni”.


   

 

Comitato val Ferret valuta decisioni Comune - "In relazione alle dinamiche del Ghiacciaio del Planpincieux e alle misure restrittive adottate dall’Amministrazione Comunale di Courmayeur", il Comitato val Ferret "si è attivato per poter avere accesso a tutti gli atti e documenti tecnici che hanno indotto a tali scelte". E' quanto si legge in una nota del Comitato nella quale si aggiunge: "Ad oggi non è possibile esprimere alcuna valutazione sull’operato degli Enti coinvolti, pur mantenendo la fiducia che le misure di sicurezza attivate siano proporzionate al potenziale rischio".
"Risulta infatti di tutta evidenza - prosegue la nota - che un’eventuale eccessiva cautela, che di fatto ha già portato alla chiusura della Val Ferret e all’evacuazione di circa 200 persone, si possa ripercuotere con danni economici e di immagine immediati e non. Chiediamo con fermezza che siano predisposte con la stessa urgenza che ha portato alle note limitazioni le opportune misure di salvaguardia e protezione nei confronti dei Proprietari e dei residenti e, non ultimo, degli operatori economici, già duramente messi alla prova dalla Pandemia. L’intero sistema economico della Val Ferret è in forte difficoltà e non può essere abbandonato a se stesso".

 

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