"Questo provvedimento rappresenta
un primo passaggio condivisibile, ma ancora insufficiente per
dare, al nostro Paese, una veste costituzionale più moderna e
realmente efficace". Così il senatore valdostano Albert Lanièce,
del Gruppo per le autonomie, in merito al voto per il taglio dei
parlamentari (da 630 a 400 deputati e da 315 a 200 senatori, dei
quali 4 e non più 6 eletti nella Circoscrizione estero) previsto
l'11 luglio.
La novità comunque non toccherà Valle d'Aosta e Provincia di
Bolzano, in virtù delle garanzie costituzionali per le minoranze
linguistiche. Secondo Lanièce "questa riduzione, slegata da un
vero ripensamento di come funzionano il Senato e la Camera,
quale il superamento del bicameralismo perfetto, rischia di far
nascere una riforma già zoppa. Noi non vogliamo abbandonare
l'idea di assegnare funzioni diverse alle due Camere; solo
continuando a sostenere l'idea di un Senato che rappresenti i
territori e le Regioni si potrà tendere a una vera riforma di
questo Paese".
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