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I temi della campagna elettorale

Redazione ANSA

WASHINGTON - Questi i principali temi della campagna elettorale americana in vista delle elezioni del prossimo 3 novembre. Uno su tutti l'economia, di cui Trump rivendica il buono stato di salute che i democratici invece attribuiscono all'eredita' di Barack Obama.


TASSE - Per dare seguito alla crescita del pil e dell'occupazione, dunque alla cavalcata record di Wall Street, Trump punta su una ulteriore taglio delle tasse, soprattutto a favore delle imprese. Gli avversari vorrebbero invece alleviare il peso fiscale sulle famiglie e le fasce piu' disagiate. Sanders e Warren, in particolare, propongono di far pagare di piu' i ricchi e le grandi corporation per finanziare ambiziosi progetti su clima, sanita' e istruzione.

DAZI - E' l'arma usata da Trump per strappare condizioni di politica commerciale piu' favorevoli soprattutto da Cina ed Europa. Ma i democratici mettono in dubbio l'efficacia di questa strategia, che rischia di avere contraccolpi sulla stessa economia americana e di deteriorare i rapporti anche con Paesi alleati, compresi la Corea del Sud e il Giappone.

IMMIGRATI - Il completamento del muro al confine col Messico resta un cavallo di battaglia di Trump, ma con i democratici e' braccio di ferro anche sul destino dei Dreamer (gli immigrati clandestini arrivati in Usa quando erano minorenni) e sull'estensione del 'travel ban', le restrizioni agli ingressi da alcuni paesi soprattutto musulmani.

SANITA' - E' uno dei terreni principali di scontro della campagna elettorale, con Trump che vorrebbe definitivamente affossare la riforma sanitaria del suo predecessore. Ma l'Obamacare divide anche i candidati democratici, con alcuni (Biden in testa) che la difendono a spada tratta, e l'asse Sanders-Warren che promuove il Medicare for All per garantire assistenza gratuita a tutti i cittadini (non solo dai 65 anni in su). Un programma giudicato dai rivali dai costi esorbitanti e irrealizzabile nei fatti.

ISTRUZIONE - E' un altro terreno di scontro anche tra democratici, con Sanders e Warren che propongono un piano ambizioso e oneroso che prevede il college gratuito per tutti e la cancellazione del debito accumulato negli anni dagli studenti universitari americani, circa 1.600 miliardi di dollari. La copertura arriverebbe soprattutto dall'aumento delle tasse in altri campi.

CLIMA - Da una parte lo scetticismo di Trump che non crede nei cambiamenti climatici e ha stracciato l'accordo di Parigi, ritenuto dannoso per lo sviluppo dell'economia Usa. Dall'altra i democratici che pongono il climate change in cima all'agenda elettorale sostenendo un Green New Deal i cui contenuti, pero', dividono moderati e progressisti.

ARMI - I democratici spingono soprattutto per un'estensione e un rafforzamento dai 'background check', i controlli preventivi su chi acquista armi da fuoco per vedere se ha precedenti penali o problemi i salute mentale. Meno popolare anche tra i dem la proposta di bandire la vendita dei fucili d'assalto. Dall'altra parte Trump, che ha tra i suoi piu' fedeli alleati e sostenitori la potente lobby della Nra e dei produttori di armi.

IRAN E MO - E' scontro sulla strategia del tycoon, che ha stracciato lo storico accordo sul nucleare dell'Iran siglato da Obama e presentato un piano di pace per il Medio Oriente decisamente pro-Israele. I democratici contestano anche l'atteggiamento di sfida verso la Nato che mette a rischio la tenuta dell'Alleanza Atlantica.

RUSSIAGATE. Le interferenze russe sul voto Usa per facilitare una nuova vittoria di Trump continuano a tenere banco, oltre alla resa dei conti avviata dal tycoon per silurare dall'amministrazione tutti coloro che contribuirono alle indagini sul 2016 e a quelle sull'Ucrainagate che hanno portato all'impeachment.

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