(ANSA) - TERNI, 10 MAG - Sono state individuate all'ospedale
di Terni due delle quattro nuove positività al Covid emerse
nelle ultime 24 ore in Umbria. Interessano il personale medico
ed infermieristico ed entrambi gli operatori erano sintomatici,
secondo quanto reso noto dall'Azienda ospedaliera.
Dal 5 maggio erano emersi altri nove casi collegati al Santa
Maria, subito isolati.
Dopo gli ultimi due positivi la direzione aziendale, in
accordo con la task force regionale e il Cor, ha deciso
ulteriori misure di sicurezza "per non vanificare gli sforzi già
messi in campo per il contenimento del rischio di contagio
intraospedaliero e ripartire con la regolare attività
assistenziale". Sarà quindi sospesa temporaneamente l'attività
nel reparto in cui presta servizio l'operatore risultato
positivo, per una operazione più approfondita di sanificazione.
Inoltre si procederà a ripetere i tamponi a tutto il personale
delle aree interessate ai fini della riammissione al lavoro.
Le misure di sicurezza adottate e lo screening tramite test
molecolari in corso - spiega ancora l'Azienda ospedaliera -
"consentiranno di escludere tempestivamente eventuali ulteriori
casi con l'obiettivo di poter ripartire con la fase due di
questa emergenza". Ulteriori misure di prevenzione riguardano
l'obbligo della misurazione della temperatura corporea di tutti
gli operatori al momento dell'entrata in servizio per il turno
di lavoro (utilizzando i termometri ad infrarossi forniti dalla
Protezione civile) e di segnalare "obbligatoriamente e
tempestivamente" l'eventuale comparsa di sintomi anche
lievissimi e generici, evitando in questo caso l'accesso in
ospedale da parte degli operatori stessi.
E' stata poi disposta anche la chiusura temporanea di tutte
le cosiddette tisanerie all'interno dei servizi ospedalieri con
il contestuale divieto di richiedere e accettare prodotti da
asporto provenienti dall'esterno.
L'Azienda ospedaliera è infine in attesa dell'esito dei test
molecolari che, a seguito dei casi positivi riscontrati il 4 e 5
maggio, sono già stati ripetuti a distanza di circa cinque
giorni sugli operatori e sui pazienti individuati come
potenziali contatti. (ANSA).