(ANSA) - PERUGIA, 31 LUG - Il commissario straordinario della
Usl Umbria 1 Luca Lavazza ha incontrato gli operatori
dell'Hospice di Perugia, luogo d'eccellenza non soltanto per le
cure palliative ma anche per il sostegno psicologico e medico
che viene fornito ai malati terminali e alle loro famiglie.
"Questa struttura - ha spiegato Lavazza - è un centro di
eccellenza per la Usl Umbria 1, ma sul fronte della vicinanza al
malato e dell'assistenza durante il fine vita c'è ancora molto
da fare a livello aziendale. Il centro di Perugia non deve
rimanere l'unico all'interno della Usl Umbria 1. E' auspicabile
che in tutto il territorio ci siano strutture analoghe perché è
impensabile che un malato terminale debba spostarsi per avere
accesso alle cure palliative. Occorrono servizi del genere in
prossimità dei vari presidi ospedalieri con personale formato,
esattamente come quello dell'Hospice di Perugia, in modo da
garantire le cure e la dignità della morte il più possibile in
prossimità dell'abitazione del paziente".
La direttrice dell'Hospice, Susanna Perazzini - riferisce una
nota della Usl Umbria 1 - ha mostrato al commissario l'interno
della struttura, spiegando nel dettaglio il percorso di
assistenza che viene fornito ai malati. Ciò che distingue un
Hospice da un ospedale, non sono solo la composizione e le
metodologie operative dell'équipe sanitaria, ma anche le
caratteristiche organizzative e logistiche della struttura, che
sono simili ad una casa, con aree comuni, ampi e confortevoli
salottini per gli ospiti e i loro familiari, una stanza dei
giochi per figli e nipotini, una tisaneria e una sala per
riunioni familiari con biblioteca e strumenti musicali
disponibili.
Ma in particolare l'Hospice è un luogo ad alta
specializzazione assistenziale ed umana per quanto attiene alla
gestione dei sintomi fisici, psicologici, spirituali e sociali
dei pazienti affetti da malattie croniche in stato avanzato e
irreversibile. È un ambiente confortevole che garantisce il
rispetto della privacy e l'attenzione ai bisogni del paziente e
della famiglia, attraverso relazioni umane autentiche,
indispensabili a favorire il mantenimento di una dignitosa
qualità della vita anche nella fase terminale.
Al termine dell'incontro con gli operatori dell'Hospice, il
commissario Lavazza, insieme all'assessore Antonio Bartolini, si
è presentato agli operatori del distretto del Perugino ai quali
ha illustrato le sue guide programmatiche. (ANSA).