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Umbria
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"Sostegno Regione a circolazione crediti fiscali Superbonus"

Sì unanime dell'Assemblea legislativa a mozione di De Luca (M5s)

(ANSA) - PERUGIA, 07 FEB - L'Assemblea legislativa dell'Umbria ha approvato con voto unanime dei presenti (16) la mozione a firma Thomas De Luca (M5s) che impegna la Giunta di Palazzo Donini a valutare "Misure di sostegno della Regione alla circolazione dei crediti fiscali del Superbonus 110 per cento".
    Sulla proposta del capogruppo pentastellato si è registrata una totale convergenza da parte di tutti i gruppi politici in Aula che ha portato tuttavia ad una riformulazione del dispositivo dell'atto, accettata dallo stesso De Luca, che impegna la Giunta "a valutare tutte le azioni affinché la Regione Umbria assuma, anche attraverso gli enti strumentali da essa controllati, un ruolo attivo nella circolazione dei crediti fiscali derivanti da interventi del cosiddetto Superbonus 110 per cento, effettuati da imprese aventi sede legale ed operativa sul territorio regionale e in riferimento ad immobili ubicati sul medesimo territorio, con l'obiettivo di stimolare il maggior numero di iniziative".
    Nell'illustrazione dell'atto, De Luca - secondo quanto riferisce una nota della Regione - ha ricordato che si tratta di "un'agevolazione di natura straordinaria volta a sostenere alcune tipologie di spese sostenute essenzialmente per riqualificare gli edifici esistenti sia da un punto di vista energetico, sia per la prevenzione del rischio sismico. La legge di bilancio 2022 ha prorogato l'agevolazione, prevedendo scadenze diverse in funzione dei soggetti che sostengono le spese ammesse. Il provvedimento produrrà un effetto volano sull'economia, introducendo la possibilità di monetizzare immediatamente quanto speso in interventi sugli immobili attraverso la possibilità di optare oltre che per la detrazione del 110 per cento delle spese sostenute nella dichiarazione dei redditi, anche per lo sconto in fattura o per la cessione del credito che introduce la possibilità di trasferire la detrazione fiscale a un altro soggetto".
    "Secondo il Cresme (Centro di ricerche economiche, sociologiche e di mercato per l'edilizia) il Superbonus - ha continuato De Luca - ha contribuito al 22 per cento della crescita del Pil del 2022 generando molteplici benefici economico-sociali. Secondo il Censis dai 55 miliardi investiti nel Superbonus è stato attivato un valore della produzione pari ad almeno 115 miliardi di euro coinvolgendo 900 mila unità di lavoro tra comparto dell'edilizia e settori collegati. La produzione aggiuntiva ha creato un gettito fiscale che ripaga circa il 70 per cento dei costi a carico dello Stato attivando un valore della produzione nella filiera delle costruzioni e dei servizi tecnici connessi pari a 115 miliardi di euro. I dati Enea sul Superbonus 110 per cento confermano il successo che il meccanismo ha riscosso anche in Umbria. I numeri indicano 4.590 asseverazioni per un investimento complessivo di quasi 826 milioni di euro, dando un contributo molto importante alla crescita economica della regione. Secondo i dati diffusi da Cna Costruzioni, da quando il bonus è stato introdotto, in Umbria gli investimenti ammessi in detrazione sono 1,103 miliardi di euro al 31 dicembre 2022, col 74,2 per cento dei lavori realizzati. Uno studio Cna-Cresme ha certificato che del 6 per cento di crescita economica stimata in Umbria nel 2021, oltre il 30 per cento circa, quindi due punti percentuali, è dovuta all'edilizia. Secondo i dati divulgati da Cna il segmento che ha maggiormente beneficiato dell'agevolazione è quello dei condomini, con 406 milioni 266 mila euro di investimenti ammessi a detrazione nel 2022 (553.496 euro in media). Per gli edifici singoli, 312 milioni di investimenti ammessi a detrazione (114.546 euro in media), 107 milioni per le unità immobiliari funzionalmente indipendenti (94.971,55 l'investimento medio). Dimostrando di essere una misura tutt'altro che regressiva".
    "Da quando è entrata in vigore, la normativa sul Superbonus 110 ha subito numerose modifiche - ha ricordato il consigliere M5s - che hanno attuato restrizioni soprattutto sulla cessione del credito fino al decreto Sostegni Ter con cui è stata di fatto bloccata la cessione multipla di questi crediti d'imposta.
    Questa decisione ha però causato una crisi inerente alla capienza fiscale di banche e di Poste Italiane, (principali soggetti coinvolti nella macchina del Superbonus per la cessione dei crediti) provocando un vero e proprio blocco del mercato della cessione dei crediti che congiuntamente ai problemi derivanti dal caro energia e caro materiali sta provocando una situazione insostenibile. Il blocco del sistema del Superbonus rischia di generare una crisi di liquidità per decine di migliaia di imprese e di fermare una parte rilevante dei cantieri edilizi. La stessa Cna Umbria ha più volte sollevato il problema richiedendo interventi straordinari e urgenti per lo sblocco, ridando liquidità alle imprese e alle famiglie che hanno deciso di avviare tale percorso. Già diversi enti locali stanno avviando azioni volte al sostegno della misura del Superbonus 110 per cento in aiuto al settore e come investimento sulla crescita e sullo sviluppo sostenibile".
    "Sempre secondo le stime di Cna Umbria - ha aggiunto, fra l'altro, De Luca - con lo stop della cessione del credito per il Superbonus in Umbria sono a rischio fallimento almeno 500 imprese del comparto edile per un totale di 2.500 posti di lavoro. È senza dubbio necessario un intervento della Regione che, oltre al proposito di raggiungere gli obiettivi di efficientamento energetico previsti dal Piano Nazionale Energia Clima 2030 attraverso il contributo derivante dalla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio, riconosca il carattere strategico del settore edilizio come leva di sviluppo dell'economia regionale. È urgente intervenire per risolvere il problema dei crediti incagliati che, se protratto per ulteriore tempo, potrebbe portare ad un disastro occupazionale con la perdita di migliaia di posti di lavoro nel settore e di un'importante quota di valore aggiunto".
    Dopo un breve intervento della consigliera Donatella Porzi (Misto) che ha lamentato l'assenza, in quel momento, di esponenti della Giunta in Aula, è stato il capogruppo della Lega, Stefano Pastorelli a leggere la riformulazione del dispositivo, condivisa con il proponente della mozione, sottolineando che "servono risposte serie e concrete verso i cittadini umbri". (ANSA).
   

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