L'Assemblea legislativa ha
approvato all'unanimità la mozione "Umbria strumento di pace"
dei consiglieri regionali Thomas De Luca (M5s), Michele
Bettarelli (Pd), Vincenzo Bianconi (Misto), Tommaso Bori, Simona
Meloni e Fabio Paparelli (Pd).
L'atto è stato emendato dall'Aula con il sostegno di tutti i
gruppi politici.
Illustrando la mozione in Aula prima del voto, De Luca ha
spiegato che l'atto punta a "promuovere presso le più alte sedi
istituzionali nazionali ed europee la città di Assisi come sede
di una Conferenza di pace, da svolgersi sotto l'egida delle
Nazioni unite, con un ruolo centrale e pieno coinvolgimento del
Vaticano". "Ad inviare una lettera all'ambasciata della
Federazione Russa - ha aggiunto - chiedendo l'immediato ritiro
delle truppe dal territorio ucraino, prima di ogni successiva
revoca delle sanzioni, come concreto segno di disponibilità e
apertura a negoziati di pace. Ad inviare ai Presidenti di Camera
e Senato una lettera volta a sostenere la ratifica da parte del
Parlamento italiano del Trattato Onu di proibizione delle armi
nucleari. A dare adesione formale alle manifestazioni locali e
nazionali per la pace promosse da Europe for Peace e dalle
associazioni aderenti alla 'Rete pace e disarmo'. Impegna
inoltre l'Ufficio di presidenza dell'Assemblea legislativa ad
apporre sulla facciata di Palazzo Cesaroni una bandiera della
Pace con l'intento di riaffermare l'identità pacifista e
non-violenta della nostra regione". Ha inoltre rimarcato che
"l'aggressione da parte della Federazione Russa e la cosiddetta
'Operazione militare speciale' costituisce una ingiustificabile
violazione del diritto internazionale aggravata dai referendum
farsa svolti senza alcun rispetto delle norme costituzionali
dello stato ucraino e tramite l'uso della forza". "L'Ucraina, in
qualità di stato aggredito - ha sostenuto ancora -, ha il pieno
diritto di difendersi da una illegittima occupazione di uno
stato invasore con il pieno sostegno dello sforzo bellico
ucraino, necessario e proporzionale all'attacco russo. Nelle
ultime settimane si è fatta protagonista una ripugnante retorica
sull'utilizzo di armi atomiche, lasciando passare il pericoloso
messaggio che dalla funzione di deterrenza sia accettabile il
loro impiego 'tattico' all'interno di un conflitto".
Il capogruppo della Lega, Stefano Pastorelli, ha aggiunto a
nome di tutti un emendamento condiviso da tutte le forze
politiche con l'impegno a "promuovere presso le più alte sedi
istituzionali, sia nazionali che europee, il ruolo di Assisi
come sede di conferenza della pace, con il pieno coinvolgimento
del Vaticano, e che la presidente Tesei si impegni con la
presidenza del Consiglio dei ministri nel perseguire un percorso
di pace e distensione, infine a sollecitare governo e Parlamento
a perseguire l'obiettivo di una nuova era di pace, fermo
restando gli obblighi assunti nella Nato".
Nelle dichiarazioni di voto sono intervenuti Valerio Mancini
(Lega), che ha ringraziato la minoranza per la proposta portata
all'attenzione dell'Aula, ribadendo la propria contrarietà
all'invio di armi e Andrea Fora (Patto civico), soddisfatto
perché con il documento si ribadisce "l'importanza di
appartenere alla Nato e sempre deve essere chiaro che la Russia
è il paese aggressore e quindi serve un percorso diplomatico ma
anche aiutare la resistenza ucraina".
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