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Assemblea boccia mozione su potenziamento sanità nel ternano

Assemblea boccia mozione su potenziamento sanità nel ternano

Presentata da opposizione, voto contrario della maggioranza

20 aprile 2021, 16:31

Redazione ANSA

ANSACheck

L 'Aula dell 'Assemblea legislativa - RIPRODUZIONE RISERVATA

L 'Aula dell 'Assemblea legislativa - RIPRODUZIONE RISERVATA
L 'Aula dell 'Assemblea legislativa - RIPRODUZIONE RISERVATA

L’Assemblea legislativa ha bocciato, con 10 voti contrari, della maggioranza di centrodestra, e otto favorevoli, delle opposizioni, una mozione firmata dai consiglieri regionali del Partito democratico Fabio Paparelli e Tommaso Bori con cui si chiedeva alla Giunta di Palazzo Donini una serie di impegni relativi al potenziamento della sanità nel comprensorio ternano. In Aula, Paparelli ha premesso che, risalendo la mozione a diversi mesi fa, avrebbe dovuto essere attualizzata con una proposta di Risoluzione aggiornata, incontrando però il voto contrario dell’Assemblea. “Prima del Covid – ha detto – avevamo una sanità benchmark e l’ospedale di Terni aveva un saldo attivo di mobilità in grado di attrarre pazienti anche da fuori regione, con eccellenze riconosciute nella chirurgia, nella emodinamica e tanto altro. A marzo, con il Covid, sono state fatte scelte politiche che vanno in una direzione diversa: l’ospedale da campo, le cliniche private di Perugia per la chirurgia, mentre l’ospedale di Terni è divenuto quasi totalmente Covid, non è stata accolta la mia proposta sull’utilizzo della struttura della ex Milizia, un forte indebolimento sul versante pubblico, a Terni non si fanno da tempo operazioni chirurgiche e sulla diagnostica il privato è favorito per via dei tempi più rapidi. Sulle assunzioni il saldo è negativo, con un carico di lavoro rilevante che grava sul personale. Anche i dati Agenas recenti danno conto di ci ciò: meno 30 per cento di ricoveri, meno 30 per cento su interventi per tumore della mammella, meno 50 per cento di ricoveri programmati, meno 60 per cento dei tumori al colon. La novità è che oggi forse abbiamo risorse importanti per investimenti strutturali e tecnologici e risorse umane che potrebbero metterci all’altezza della sfida che ci attende. Riteniamo improcrastinabile procedere a realizzare il nuovo ospedale a Terni. Prima non è stato fatto perché non c’era l’opportunità finanziaria. Sono stati spesi milioni di euro per la messa in sicurezza, per le manutenzioni, ma per un ospedale nuovo ci vogliono 4/500 milioni. Utilizzare i fondi del Recovery plan è la sola strada, prima non c’era. Ora il Governo può mettere le risorse a disposizione. Inoltre occorre completare la rete di servizi per la salute in modo che risponda ai bisogni dei cittadini. Occorre aprire presto tavolo di confronto con il Ministero. A Orvieto serve impegno su emodinamica e interventistica, occorre bandire la gara per l’ospedale di Narni Amelia e aprire un percorso per il nuovo ospedale di Terni. Sulla mobilità ricordo che il saldo è negativo per molte regioni italiane, ma il tema è quello della mobilità per media e bassa specialità, fenomeno di natura opportunistica, dove il privato gioca un ruolo improprio. Non dobbiamo attrarre da fuori regione, ma in primo luogo aiutare i cittadini a non andare fuori regione per bassa e media specialità, potenziare Pantalla, fare accordi con le regioni limitrofe solo su alta specialità e usare il nostro sistema per bassa e media. Abbiamo iniziato con le Marche per trapianti di fegato e rene, ma il percorso si è interrotto. Sottolineo che in Conferenza Stato Regioni si è previsto di tagliare le tariffe su bassa e media specialità del 50 per cento alle Regioni, contro il voto delle Regioni del nord, il che è significativo. I dati del 2020 saranno peggiori non solo a causa del Covid, ma anche a causa delle scelte politiche: il non utilizzo della ex Milizia, l’alta specialità scomparsa, gli umbri fuori regione non solo per bassa e media complessità, ma anche per neoplasie e diagnostica, ormai in mano al sistema privato. Occorre celermente dare il via alla Città della salute e dare corso a servizi come il 118, il trasporto sanitario e anche come sede delle associazioni di volontariato. Riguardo al luogo dove costruire il nuovo ospedale di Terni da 5/600 posti letto, si propone l'area di Maratta, nella piana fra Terni e Narni, che dispone sia di validi accessi stradali che della vicina Aviosuperficie, già autorizzata h24 e già convenzionata con l’ospedale di Terni. Per la realizzazione dell’ospedale di Narni Amelia – ha concluso Paparelli – si faccia come avete stabilito, ma si proceda, e si confermi l’impegno assunto da questa Assemblea in merito al nuovo laboratorio di emodinamica ad Orvieto”. “Il punto fermo è che Terni ha bisogno di una nuova struttura ospedaliera - ha detto Daniele Carissimi, Lega - e su questo abbiamo preso posizione e ci sono dichiarazioni in tal senso da parte della Giunta. Ma non sono condivisibili parti di questo atto che descrivono inefficienze sanitarie senza tenere conto delle successive ondate di Covid. Inoltre ci sono altri punti come l’emodinamica di Orvieto o il bando per un nuovo ospedale Narni Amelia che rappresentano scelte premature, nonché attinenti il nuovo Piano sanitario regionale, non giuste o sbagliate, ma premature, così come è innegabile che scelte riguardanti il numero delle Asl e Aziende ospedaliere spettino alla Giunta. Aggiungo che la necessità di una nuova struttura ospedaliera a Terni così come altri temi su integrazione delle Asl, telemedicina e riequilibrio per le strutture private convenzionate sono parte di un atto che come maggioranza presenteremo in Aula la prossima settimana, quindi chiedo di valutare un rinvio di questo atto”. Per Enrico Melasecche, intervento come consigliere Lega, “è provocatorio il comportamento del consigliere Paparelli che prima spara ‘cannonate’ e poi pretende aperture e collaborazione, tra l’altro su decisioni già prese da questa maggioranza". "Ma non convince nessuno - ha sostenuto - perché tutti sanno che il Pd e la sinistra, negli ultimi 20 anni non hanno mai voluto realizzare il nuovo ospedale a Terni, a differenza di quanto fatto invece in altri territori della regione. Rispetto alla Città della salute, a fronte di decine di documenti, non c’è mai stata la volontà del Pd di realizzare la struttura. Rispetto alle cellule staminali oggi ci rendiamo conto che esiste un immobile frutto di un fallimento vergognoso fatto da amministrazioni regionali e aziende ospedaliere che si sono succedute. In campagna elettorale l'ex presidente Marini fece addirittura vedere a Terni il rendering della Città della salute, ma poi nulla di nulla. Mi domando come può il Pd fare proposte che rappresentano il contrario di quanto fatto negli ultimi 20 anni. A questa Giunta sono stati sferrati attacchi in un anno in cui ha dovuto operare in condizioni drammatiche. Non si possono prendere lezioni da chi ad oggi non ha fatto nulla. Se ci fosse stata la volontà reale di condividere proposte serie e non strumentali avremmo preso l'atto in seria considerazione”. “Per giudicare l’operato di questa Giunta - ha affermato Thomas De Luca, M5s - vanno visti i numeri. Nel corso di questa fase di emergenza sono state dette castronerie. Oggi vi chiediamo di farci sapere cosa volete fare. Quanto sta accadendo è un cambio di passo basato sullo svuotamento della politica. Chiediamo quindi di sapere la volontà della maggioranza. Nel 2014 gli interventi effettuati dalle due Aziende ospedaliere di Terni e Perugia avevano un sostanziale rapporto di uno a uno. Terni, attraverso la mobilità passiva, ha retto la sanità regionale. Dai dati attuali (primo trimestre) emerge che a Perugia sono state fatte 4.013 operazioni contro le 2.330 di Terni. L’ospedale di Terni è stato ‘massacrato’ attraverso dinamiche allucinanti. Rispetto agli impegni previsti nella mozione il nostro sarà un voto favorevole. Mi domando perché medici del ‘Santa Maria’ di Terni vengono ad operare in una clinica privata di Perugia mentre a Terni ci sono reparti ospedalieri vuoti. Rispetto alla proposta in discussione invito tutti a valutare il contenuto e lasciare indietro diatribe politiche. Ma la maggioranza ci deve spiegare se manteniamo due aziende ospedaliere visto che il Ministero è favorevole e perché non c’è ancora la convenzione con l’Università con dentro anche la questione del registro tumori. Dovete prendere posizione, serve un’assunzione di responsabilità”. Per Eleonora Pace, FdI, “fa piacere sentire tanto ardore negli interventi del Pd e M5s perché finalmente si sono resi conto che esiste un problema legato all’edilizia sanitaria a Terni". "Ci è stato chiesto - ha proseguito - un indirizzo politico e scelte chiare e questo è arrivato dalla presidente Tesei, dall’assessore Coletto, dal sottosegretario e dai consiglieri di maggioranza rispetto al progetto dell’ospedale di Narni e Amelia, come stiamo facendo per il nuovo ospedale di Terni che rappresenta un problema a lungo stratificato perché a nessuno, nel passato, è interessata la ricerca dei fondi necessari, mentre per altre realtà territoriali le risorse sono state trovate. Quindi sarebbe utile che qualcuno spiegasse perché in 50 anni non sono stati trovati i fondi necessari per l’ospedale di Terni. Bene comunque il cambio di idea rispetto al Recovery fund dove si sottolineava che nei progetti non era prevista l’edilizia sanitaria. Oggi siamo noi a presentare invece importanti progetti al Governo. Comunque, al di là delle giravolte è importante che ci si sia resi conto che il tema non è più rinviabile e che si possa agire per raggiungere lo scopo”. “Non accetto che si utilizzi la sanità per fare campagna elettorale" ha sottolineato il capogruppo del Pd Tommaso Bori. "Siamo qui oggi - ha aggiunto - per risolvere problemi, c’è un atto che affronta nodi critici per la sanità dell’Umbria del sud. Abbiamo messo a disposizione una risoluzione per centrare alcuni temi. Non parliamo solo di Terni, ma dei bisogni di salute del sistema sanitario, ci sono problemi da risolvere subito, come quello dell’emodinamica a Orvieto, perché sono patologie tempo-dipendenti. Narni Amelia, due presidi che devono diventare Case della salute, e nuovo ospedale sono questioni attinenti il patrimonio collettivo, non ci si può fare campagna elettorale. La Sanità territoriale, la continuità assistenziale non sono problemi solo di Terni, ma il progetto c’è e va discusso. Il nuovo ospedale è forse tema di proprietà di qualche politico? Nel ridisegnare l’assetto della sanità regionale ritenete che siano meglio due aziende integrate o una unica? Occorre fare una scelta di campo. Invece che recriminare, fare accuse e propaganda, parliamo di questi temi. La nostra risoluzione è a disposizione, ma non si valutino gli atti in base a chi li presenta anziché rispetto al contenuto”. Appurato che non sarebbe stato possibile riunire in un atto comprendente sia la mozione dei consiglieri del Pd che quella della Lega, in quanto quest’ultima non ancora presentata in Aula e non prevista nell’ordine del giorno - si legge in una nota di Palazzo Cesaroni -, si è proceduto al voto sull’atto poi bocciato. Paparelli ha quindi definito “significativa l’assenza dell’assessore Coletto dal dibattito". "Non si è mai prestato - ha sostenuto - a illudere le persone, a fare promesse irrealizzabili e ha ritenuto opportuno, invece di dire bugie, di non partecipare. Chi vota contro non vota contro la mozione, ma contro la tradizione in un primo atto concreto degli annunci che continuate a fare. Chiedevamo di avviare l’iter, da tempo siamo tutti d’accordo, ma oggi votate contro la realizzazione della Città della salute, con servizi importanti come 118, trasporto sanitario e sede delle associazioni di volontariato, contro l’ospedale di Narni Amelia, contro il valutare il sistema con due aziende integrate con l’Università. E nel Libro bianco che avete presentato c’è un unico Dipartimento di igiene e prevenzione, un percorso che porta all’Asl unica, e votate contro l’emodinamica a Orvieto”. “La realtà - ha detto Melasecche - è che dovete ancora elaborare il lutto per essere stati mandati a casa dai cittadini, per le scelte fatte o non fatte da voi in passato. Avete portato al dissesto il Comune di Terni e gridate in Aula pretendendo di dare le carte e volete assumervi il merito di decisioni già prese dalla presidente Tesei. Pretendete che noi vi anticipiamo i dati del Piano sanitario ma ora tocca al centrodestra governare e nonostante le enormi difficoltà i risultati stanno arrivando. Questo atto lo respingiamo perché inaccettabile, come le minacce e i ricatti”. Bori si è detto “esterrefatto per l’intervento dell’assessore Melasecche che a fronte di proposte, temi e progetti li confonde con ricatti e minacce". "Ha detto che chi governa comanda - ha proseguito -, ma non funziona così. Il ruolo della minoranza non è abbellire l’Aula, ma fare azione di controllo e proposta, non accetto che si riduca il ruolo dei consiglieri a passacarte della Giunta. Se vogliamo parlare di temi parliamo del dimezzamento dei distretti, delle tante riduzioni nella sanità, delle assunzioni che sono zero. E avete rifiutato una sospensione per discutere i temi della nostra proposta di risoluzione”. Secondo Andrea Fora, Patto civico, “è imbarazzante per me, che non vengo da precedenti esperienze in partiti politici presenti in quest’Aula, partecipare a dibattiti di questo genere". "Il tema - ha detto - è l’asimmetria della partecipazione e dell’accesso dei cittadini nei servizi pubblici. Unico obiettivo comune è risolvere i problemi dei cittadini di oggi, lasciando perdere il passato. Io sono favorevole alle proposte contenute nell’atto all’esame oggi, così come lo sarò la prossima settimana se la proposta della maggioranza verterà su queste stesse tematiche. Personalmente vorrei che nel nuovo ospedale di Terni, quando sarà costruito, venisse apposta una targa con i nomi di tutti i partiti politici che avranno contribuito alla sua realizzazione”. “Non opportuna la sospensione per discutere ancora, non c’è volontà di addivenire a nessun concordato" ha detto Stefano Pastorelli, capogruppo della Lega. "De Luca mistifica - ha detto ancora - perché la presidente Tesei sul mantenimento di due aziende ospedaliere è stata chiara e non si può accusare la maggioranza di non prendersi carico della questione perché martedì prossimo ci sarà la nostra mozione sul tema”.

“La maggioranza si dimostra ancora una volta incapace di andare oltre la difesa pregiudiziale di interessi che nulla hanno a che fare con il bene collettivo e dimostra una scarsa cultura di governo e scarso rispetto delle istituzioni. Il voto contrario alla mozione che abbiamo depositato insieme ben otto mesi fa, dimostra come per la destra umbra sia più importante piantare bandierine che fare tesoro delle indicazioni e delle proposte tempestive provenienti dall’opposizione, ricorrendo a motivazioni degne di un vero infantilismo politico”: così i consiglieri regionali del Pd, commentano la bocciatura della mozione con la quale si chiedevano impegni per il potenziamento della sanità nel ternano. “La destra oggi ha votato contro delle proposte concrete - sostengono gli esponenti del Partito democratico - come quelle di avviare l'iter amministrativo e progettuale per la realizzazione del nuovo ospedale della conca ternana, ad alta specialità e dotato di circa 5/600 posti letto; a dare corso immediato alla realizzazione della città della salute, il cui iter progettuale è concluso da tempo; a procedere speditamente nella realizzazione dell'ospedale di Narni Amelia, e a valutare nell'ambito del nuovo piano sanitario un assetto istituzionale basato su due aziende integrate tra azienda ospedaliera e territoriale entrambe convenzionate con l’università o in alternativa il mantenimento delle quattro attuali aziende sanitarie nonché a confermare l'impegno assunto con la mozione approvata all’unanimità dall’Assemblea legislativa, in merito alla realizzazione del nuovo laboratorio di emodinamica di Orvieto. Il dibattito sul nuovo ospedale di Terni è partito da molti anni. Ad oggi non si sono fatti passi concreti semplicemente per mancanza di risorse che ammonterebbero a circa 400/500 milioni. A causa della carenza strutturale di risorse nazionali da destinare a tale scopo, da parte di tutti i Governi, nell’ultimo quinquennio sono stati investiti circa 60 milioni di euro per rendere la struttura esistente più sicura e funzionale. Disporre oggi dei fondi del Recovery plan per realizzare un nuovo ospedale, sempre che siano realmente utilizzabili, rappresenta una novità importante sulla quale abbiamo chiesto alla Giunta regionale, ormai da mesi, un impegno concreto. Nel frattempo, però, non avendo voluto, sempre per ragioni ideologiche ed incomprensibili, accogliere la nostra proposta di marzo 2020 per l'utilizzo dell'Ex Milizia, come presidio per il trattamento e la cura dei pazienti affetti da Covid, sono state azzerate le prestazioni ordinarie e di alta specialità che erano il fiore all'occhiello della sanità ternana”. Secondo i consiglieri del Pd “ciò avrà anche una forte ripercussione sul saldo della mobilità sanitaria, nonostante il fatto che lo sbilancio passivo di 3 milioni di euro degli ultimi anni sia ancora ampiamente recuperabile". "Ma per fare ciò - aggiungono - c’è bisogno di adottare un sistema organizzato che aiuti i cittadini a non andare fuori regione per le cure di patologie che richiedono una medio-bassa specialità aprendo nuovi reparti come ad esempio nel caso dell’ortopedia a Pantalla. Nel caso di specifici trattamenti e cure di alta specialità, sarebbe utile che venissero stretti accordi con le regioni limitrofe, come si era cominciato a fare in passato ad esempio con le Marche, nel campo dei trapianti di rene e fegato e unità spinali o con la Toscana nel settore della riabilitazione. Quando si dice di voler puntare in maniera velleitaria ad attrarre pazienti in Umbria, sperando di alimentare il cosiddetto turismo sanitario, ad oggi si sta solo perdendo tempo ed energie preziose, perché non è in questa maniera che si recupera il gap sulla mobilità, bensì evitando che gli umbri vadano a curarsi fuori regione per cure o interventi di bassa e media complessità. Torniamo dunque a chiedere alla Giunta un impegno concreto per valutare la realizzazione di un nuovo ospedale della Conca Ternana, ad alta specialità, dotato di circa 5/600 posti letto, presso l'area di Maratta che dispone sia di validi accessi stradali che di una avio superficie già autorizzata h24. La Giunta dovrebbe poi procedere speditamente e senza ulteriori ritardi ad appaltare il datato progetto delle Giunte di centrosinistra della Città della Salute, comprendente la sede Usl Umbria 2 e i suoi servizi amministrativi e sanitari, prospettando non solo un importante risparmio sugli affitti, ma nuove sinergie offrendo anche la sede del 118 e di quelle associazioni di volontariato per il soccorso e il trasporto sanitario. La mozione impegnava altresì la Giunta ad appaltare con speditezza i lavori per l'ospedale di Narni-Amelia, complementare all'ospedale di Terni specie nelle funzioni di riabilitazione e di ospedale di comunità; a realizzare negli attuali ormai ex nosocomi di Amelia e Narni case della salute per l’accesso agevole ai servizi di territorio”. Per i consiglieri del Pd, “serve infine approvare celermente un piano sanitario partecipato e capace, tra l'altro, di completare la rete avanzata dei servizi sanitari e disegnando un assetto istituzionale futuro, qualora si voglia migliorare l’attuale, con due Aziende, Umbria nord e Umbria sud, che integrino Azosp e Asl ed entrambe convenzionate con l'università e nel complesso una rete ospedaliera con ospedali Dea di primo livello, ospedali Dea di secondo livello, ospedali di comunità, hospice, strutture di riabilitazione avanzata, Rsa, case della salute, una medicina territoriale potenziata e riorganizzata anche attraverso una nuova funzionalità e nuovi obiettivi da assegnare alle aggregazioni funzionali territoriali. Solo così sarà possibile realizzare quella integrazione tra ospedale e medicina del territorio che, malgrado alcune lodevoli eccezioni, non si è riusciti a concretizzare negli anni passati. Questo anche attraverso l'adozione di strumenti informatici comuni e la promozione della telemedicina che, come ha mostrato la pandemia, può assicurare un'assistenza valida e un rapporto medico – paziente costante e proficuo”.

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