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Simona Meloni, assunzioni per abbattere le liste d'attesa

Simona Meloni, assunzioni per abbattere le liste d'attesa

La capogruppo del Pd chiede anche 'aumento stipendi medici'

PERUGIA, 27 settembre 2023, 16:56

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Assunzioni veloci, aumento degli stipendi di medici e personale sanitario per evitare la fuga e arginare la mobilità passiva. Questi devono essere gli ingredienti di un serio piano di abbattimento delle liste d'attesa, che rispetti il diritto alla salute, sancito dalla Costituzione e che questo centrodestra sembra aver dimenticato": così la capogruppo regionale del Partito democratico, Simona Meloni, in relazione al "vertice di monitoraggio della situazione, svoltosi a Palazzo Donini. Un incontro nel quale diventa evidente che la delega in bianco firmata al privato convenzionato è un costo inutile e dannoso".
    "I numeri resi noti - commenta Meloni in una nota - non evidenziano affatto un andamento positivo del problema, che sembra incancrenirsi, tanto che tra agosto e settembre si è passati da 28 mila nuove prestazioni di metà agosto alle 38 mila di questi giorni. Ecco quindi che, anche attraverso un attento ascolto ai problemi degli umbri, che il centrodestra sembra aver scordato di fare, si capisce che la strada della scelta del privato convenzionato abbia avviato un circolo vizioso per il quale a pagare sono sempre i cittadini più deboli. Se infatti il pubblico, come indicato dalle nostre leggi regionali, sarebbe obbligato alla presa in carico, il privato pur convenzionato non procede in questo senso, non provvedendo neanche a predisporre impegnative e appuntamenti di controllo. Avviene il rimando al medico di famiglia, grazie al quale il processo si riattiva. Un evidenze spreco, dunque, di energia e soldi, ammesso e non concesso che possa avvenire che, uscito dal privato convenzionato, ci si fermi nella stessa struttura per prenotare gli esami specialistici. Serve dunque aprire una seria riflessione e una operazione trasparenza per capire quanto costa alle casse pubbliche questa operazione. Non è col dare più soldi ai convenzionati che si risolverà la situazione, ma è urgente aumentare il personale e, in caso, pagare di più i nostri professionisti per evitare l'uscita verso le altre regioni.
    Questo ci renderebbe più attrattivi e ci farebbe recuperare sulla mobilità passiva, impegno che la Presidente si era presa già un anno fa e che, anche in questo caso, sembra avere dimenticato".
   

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