Tre neonati, di due, sei e 19 mesi, nello stesso momento sono stati ospitati nella sezione femminile del carcere di Perugia insieme alle loro madri appena arrestate. "Una singolare e rara coincidenza" l'ha definita il Garante per i detenuti della Regione Umbria Giuseppe Caforio. Il quale con l'ANSA ha parlato di "una situazione di emergenza legata anche al fatto che il bambino di 19 mesi aveva dei problemi e ho visto, dalla comandante agli agenti, farsi in quattro per far fronte a questa situazione molto particolare".
Per Caforio anche le mamme "erano stordite e disperate anche perché alcune avevano altri figli dai quali erano state separate". "Tutto questo - ha proseguito - aveva creato un contesto di particolare sofferenza. La polizia penitenziaria ha fatto cose per le quali non era tenuta: sono andati in farmacia, hanno attivato il pediatra e hanno comprato tutto quello che serviva per poter alleviare e risolvere il problema. Una presenza non solo di dovere ma affettiva, vera, materna". "Il carcere è un mono complesso e articolato - ha sottolineato ancora Caforio - ma costituisce una comunità dove ci sono anche esempi di grande solidarietà e gesti umani importanti".
Una situazione, quella con i neonati nel carcere di Perugia, che il Garante ha segnalato alla presidente della Regione Donatella Tesei che ha rivolto un pubblico encomio al personale.
Penitenziaria si attiva per neonato in cella con la madre
Garante Umbria sottolinea caso di tre piccoli in carcere Perugia
