Rinnova l'invito a tutti i
soggetti fragili e agli ultraottantenni a non procrastinare i
tempi della vaccinazione con quarta dose del vaccino contro il
Covid l'assessore regionale alla Saluta Luca Coletto. Lo fa
commentando i dati settimanali elaborati dal Nucleo
epidemiologico regionale.
"Nell'ultima riunione del Cts - ha detto Coletto - è emerso
che la variante Omicron nelle persone non vaccinate può aprire
la strada per sviluppare effetti importanti e che l'analisi
fatta dai medici sulle persone ricoverate negli ospedali umbri
evidenzia che sono pochissimi quelli negli ospedali con quarta
dose di vaccino. Alla luce di tutto ciò, i medici del Cts
ritengono che sia di grande importanza vaccinarsi in questa fase
in cui ancora non è stato raggiunto il picco dell'ondata in
corso, previsto per la fine di luglio".
Riguardo agli agli ospedali l'assessore ha sottolineato che
"l'Umbria ha lavorato da subito sulla flessibilità del sistema,
rimodulando l'offerta in relazione all'incidenza e alle
necessità assistenziali di ricovero, tenendo presente che molti
sono ricoverati per altre patologie, ma essendo positivi
necessitano di isolamento".
Coletto ha quindi spiegato che "allo stato attuale un soggetto
infetto può contagiare molte persone a stretto contatto". "Per
cui - ha aggiunto - in questa fase di crescita esponenziale dei
contagi, oltre alla somministrazione della quarta dose per la
fascia stabilita dal ministero, è opportuno l'utilizzo delle
mascherine al chiuso e all'aperto in condizioni di grandi
assembramenti. Questi due strumenti al momento, sono gli unici a
disposizione per preservarci e per non sovraccaricare le
strutture ospedaliere che devono tornare all'attività
ordinaria".
L'assessore ha infine reso noto di essersi "personalmente
impegnato nell'ultima seduta della commissione Salute, a
riportare l'attenzione sui farmaci e quindi a promuovere e
incentivare, sempre nel massimo rispetto delle indicazioni di
Aifa, le prescrizioni dei monoclonali e degli antivirali proprio
per poter curare i pazienti Covid con possibilità di
acutizzazione a domicilio, limitando al minimo le
ospedalizzazioni".
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