È stata riaperta stamani
ad Assisi l'antica porta dove passò Francesco prima di
spogliarsi di tutti i suoi beni davanti al vescovo Guido, al
popolo della città e al padre pronunciando le famose parole:
'"Padre nostro, che sei nei cieli", non più "padre mio Pietro di
Bernardone". Dopo 800 anni il Vescovado torna, quindi, come era
una volta, al tempo di San Francesco.
A togliere il velo dal passaggio è stato il vescovo, mons.
Domenico Sorrentino, accompagnato dal custode del Sacro Convento
padre Marco Moroni e dal cardinale Francesco Montenegro.
Papa Francesco, per l'evento, ha fatto giungere alla diocesi
una lettera, con la sua benedizione.
L'antica porta è stata ritrovata nei sotterranei del Vescovado
dopo alcuni studi storici che hanno permesso di individuare il
passaggio. "Sono stati necessari dei lavori che hanno richiesto
di scavare per cinque-sei metri", aveva spiegato nei giorni
scorsi mons. Sorrentino.
Nel discorso che ha preceduto la rimozione del velo dalla
porta, il presule non ha mancato di ricordare il valore storico
e simbolico del luogo e parlando di Francesco, ha sottolineato
che "della sua testimonianza oggi abbiamo più che mai bisogno,
mentre l'umanità soffre della perdita di senso, segnata da
povertà, ingiustizia e guerra".
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