Secondo il parare del Consiglio
Superiore di Sanità e la società di ginecologia e
ostetricia, "l'aborto farmacologico è sicuro. Va fatto in day
hospital, nelle strutture pubbliche e private convenzionate, e
le donne possono tornare a casa mezz'ora dopo aver assunto il
medicinale". "Un parere - sottolinea il consigliere regionale
Thomas De Luca (M5s)
espresso in modo univoco dopo che in Umbria, con un blitz
ideologico oscurantista, la Lega aveva tentato di comprimere e
limitare fortemente i diritti delle donne impedendo di fatto
l'interruzione volontaria di gravidanza in day hospital. Il
parere sarebbe anche approdato all'Agenzia del farmaco per
l'aggiornamento del bugiardino della Ru486, nella parte in
cui viene ampliato di due settimane il periodo di
prescrivibilità".
"Questi pareri - conclude De Luca, in una nota della Regione -
andranno a far parte delle nuove
linee d'indirizzo per l'interruzione volontaria di gravidanza
che verranno emanate dal ministero della Salute. Ora la
presidente Tesei non perda tempo, adegui le disposizioni
regionali emanate e riporti l'Umbria nel 2020. Poi chieda
scusa".
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