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Mostre "I Dolenti di Sant'Anatolia di Narco"

Mostre "I Dolenti di Sant'Anatolia di Narco"

Opere restaurate dopo il sisma, a Perugia fino al 27 settembre

PERUGIA, 07 agosto 2020, 16:38

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un Cristo crocifisso, che evidenzia una forte vicinanza a modelli fiorentini di primo Cinquecento, una Madonna addolorata e un San Francesco, probabilmente di area marchigiana: sono i tre pezzi, di grande valore votivo e importanza storico-artistica, provenienti dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie in Sant'Anatolia di Narco e in mostra a Perugia fino al 27 settembre.
    Pesantemente danneggiati dal sisma del 2016 e recentemente restaurati, sono esposti al Nobile Collegio del Cambio con il titolo 'I Dolenti di Sant'Anatolia di Narco'. Il sapiente restauro dei tre intagli lignei, caratterizzati da uno straordinario realismo e da una potente carica espressiva, ha restituito loro l'originale splendore e consente di poterli esporre nella loro ritrovata integrità, prima che vengano ricollocati nelle loro sedi originarie. In piena coerenza con i propri fini istituzionali, il Collegio del Cambio ha deliberato dunque di restaurare le tre sculture oggetto dell'esposizione, individuate insieme alla Soprintendenza.
    Il gruppo ligneo è frutto di un assemblaggio avvenuto in epoca imprecisabile. Lo si ricava dall'esame delle statue che hanno declinazioni stilistiche differenti. I tre legni intagliati provengono dalla chiesa parrocchiale di Santa Maria delle Grazie di Sant'Anatolia di Narco, ma non è dato sapere se si trovassero originariamente in quell'edificio oppure in un altro luogo di culto.
    "Sono la testimonianza di come in Valnerina possano uscire ancora sorprese incredibili. Erano sculture non studiate ma che ora potranno essere analizzate meglio" afferma all'ANSA lo storico dell'arte Francesco Federico Mancini.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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