"Se a breve non verrà data la
possibilità a bar e ristoranti di riaprire si rischia una
catastrofe, una fetta importante del comparto chiuderà i
battenti per sempre. Il timore è che la portata del problema non
sia stata compresa appieno": torna ad accendere l'attenzione
sulla situazione del proprio settore Stefano Amici, titolare
dello storico bar pasticceria Pazzaglia di Terni.
C'è amarezza nelle parole dell'esercente, anche perché dopo
il suo sfogo sugli effetti dei due mesi di chiusura dettati dal
coronaviurs, accanto a coloro che gli hanno dimostrato
solidarietà e sostegno c'è stato anche chi, soprattutto sui
social, si è soffermato sulla stima degli incassi persi,
ritenendola eccessiva. "Ma oltre al fatto che la cifra va
calcolata su un periodo ben più ampio dei due mesi di chiusura
totale - chiarisce Amici -, bisogna considerare che il nostro
non è un 'semplice' bar, è di fatto un'azienda. Abbiamo un
locale di 650 metri quadrati in pieno centro, 15 dipendenti, un
laboratorio che produce per altri esercizi commerciali".
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