Ha sottolineato la valenza di "una
strategia condivisa che produce benefici", con "il faro di
riferimento che è la tutela della salute" e come l'Umbria possa
mettere in campo "situazioni uniche e non ripetibili" il rettore
dell'Università di Perugia Maurizio Oliviero intervenuto alla
conferenza stampa della Regione sulla 'fase 2' dell'emergenza
coronavirus. Soffermandosi in particolare sull'apporto che può
dare il Gos, il Gruppo operativo di supporto istituito
dall'Ateneo.
Per Oliviero si dovranno affrontare questioni relative alle
dotazioni "di mascherine e guanti, che saranno obbligatori, fino
ai reagenti che tanto sono stati importanti e che lo saranno
ancora di più per gestire la ripartenza". "Il Gos ha così
iniziato a lavorare per la produzione dei reagenti di alta
qualità, indispensabili per l'esecuzione dei tamponi e carenti a
livello nazionale, facendo sì - ha detto - che in Umbria sia
stata garantita la continuità della rilevazione dei casi di
contagio". "Nei laboratori universitari - ha detto ancora -
siamo in grado di produrre anche disinfettanti e antivirali. È
stata avviata, inoltre, una valutazione tecnica sulle tipologie
di mascherine per la protezione individuale".
Un impegno che, per il rettore, si aggiunge allo studio "su
come l'Umbria, un piccolo microcosmo, possa rimettersi in moto
da maggio, dal punto di vista sociale ed economico, in
condizioni di sicurezza, analizzando i fabbisogni del
territorio". "Potrà essere una grande occasione - ha rilevato -
e dare vita a piccoli cluster di economia. Un modello di
riferimento nazionale".
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