"Il contributo dell'attività di
ricostruzione post sisma rimane assai modesto" per la ripresa
del settore dell'edilizia in Umbria e questo per "i ritardi
accumulati nell'avvio dei cantieri". E' quanto emerge dal
rapporto sull'economia dell'Umbria redatto da Banca d'Italia e
presentato da Luca Pilli, responsabile della filiale regionale
di Perugia, Paolo Guaitini e Giovanni Carnevali, del Nucleo per
la ricerca economica della Banca d'Italia di Perugia.
"L'edilizia - ha detto Paolo Guaitini - è il settore che ha
pagato di più la crisi, con livelli di produzione
particolarmente bassi e la ricostruzione potrebbe essere come è
stato dopo il sisma del '97 una delle leve per favorire una
ripresa di questo settore. Abbiamo notato come in questa
occasione, a distanza di tre anni dal sisma, il 4-5 per cento
degli edifici danneggiati sono stati cantierizzati, mentre
all'epoca era oltre il 40 per cento e, quindi, evidentemente,
siamo con un ritardo particolarmente rilevante".
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