(ANSA) - ROMA, 03 MAR - "Dalla notte dei tempi il vino e
l'arte hanno avuto modo di ispirarsi l'uno all'altro. Noi
abbiamo cercato, tramite l'idea di una residenza di artista per
un anno, uno sguardo nuovo per raccontare la nostra comunità
agricola, il paesaggio montano e una famiglia che è San Leonardo
da diverse generazioni, dal 1724, per cogliere, divertendoci,
punti di vista diversi che si confrontano". Così, nei saloni di
Palazzo Taverna a Roma, Anselmo Guerrieri Gonzaga e Ilaria
Tronchetti Provera hanno presentato il progetto "Arte a San
Leonardo" che nasce per mettere in dialogo la storia e
l'identità della Tenuta San Leonardo e i suoi rinomati vini coi
linguaggi dell'arte contemporanea e lo sguardo degli artisti.
Punto d'arrivo è la creazione un libro d'artista in edizione
numerata e di un'etichetta d'artista che veste un lotto a
tiratura limitata di bottiglie di San Leonardo dell'annata in
corso, pensati di anno in anno attraverso una differente chiave
tematica.
La prima edizione di Arte a San Leonardo ha visto il
coinvolgimento di
Simone Berti (1966) che, al termine di una residenza
sviluppatasi in più
momenti nel corso del 2022, ha realizzato un libro d'artista in
120 copie e
un'etichetta d'artista disegnata per vestire 999 bottiglie di
San Leonardo
dell'annata 2018. Tema della ricerca di Berti è "L'attesa non è
tempo sprecato", una riflessione sul ruolo del tempo e delle sue
diverse manifestazioni, tra fermentazioni e sedimentazioni nella
vita dell'uomo e in quella della natura, nell'evoluzione di
un'idea artistica e in quella di un prodotto artigianale come il
vino. "Ho scelto di lavorare sull'immagine di un albero ben
radicato al terreno - racconta Berti - trasformandolo in una
coppa, intesa non solo come un oggetto da degustazione, ma
anche, classicamente, come simbolo di vita". Il progetto Arte
a San Leonardo è a cura di Giovanna Amadasi e ha cadenza
annuale: i libri d'artista andranno a costruire nel tempo la
biblioteca di San Leonardo, mentre le bottiglie diventeranno
oggetti da collezione con una produzione limitata a 999
bottiglie, 600 delle quali in vendita su una piattaforma del
Regno Unito.
La Tenuta San Leonardo è una realtà familiare ricca di
storia e profondamente legata al suo territorio: più di mille
anni fa era un monastero, da tre secoli è la residenza dei
Marchesi Guerrieri Gonzaga che ne sono appassionati custodi. 300
ettari, di cui 30 di vigneti a conduzione biologica, protetti
dalle imponenti montagne trentine che consentono una lenta
maturazione delle uve Cabernet Sauvignon, Carmenère e Merlot,
dedicate alla produzione del San Leonardo, vino simbolo della
Tenuta. "Frutto di uve rare e lungo affinamento - ha precisato
Anselmo Guerrieri Gonzaga - nasce nelle vecchie vasche di
cemento non per stupire ma per dimostrare che dentro c'è tanta
vita, questa è la sua unicità". (ANSA).
Vino: Arte a San Leonardo, Simone Berti firma etichetta 2018
Tenuta trentina dal 1724 si apre a sguardi artisti contemporanei
