Quasi due tonnellate, ovvero 1.900
kg, di esplosivo capaci di frantumare 7 mila metri cubi di
roccia. Sono i numeri impressionanti di una delle più grandi
volate degli ultimi tempi in Italia. E' accaduto nei giorni
scorsi in val Badia nel cantiere per l'ampliamento del bacino
idrico per l'innevamento artificiale in località Planac, a poca
distanza da Corvara.
Tre giorni di lavoro per realizzare i 150 fori riempiti con
candelotti da 12,5 kg l'uno. "Nonostante fosse un intervento in
montagna", dice il fochino Giacomo Nardin, "abbiamo dovuto
affrontare le stesse difficoltà delle volate in fondovalle e in
vicinanza di zona abitate". Nel cantiere è infatti già presente
una diga e a poca distanza corre la strada statale. "Abbiamo
proceduto con una tecnica ormai collaudata", precisa un collega
di Nardin, Ingo Irsara. "Sequenziando ogni singola carica,
abbiamo evitato un'unica, grande, esplosione a favore una serie
di detonazioni in successione." In questo modo sono state
contenute il più possibile le tanto temute vibrazioni. Un giorno
intero per caricare l'esplosivo negli alloggiamenti e pochi
secondi per sbriciolare i 7 mila metri cubi di basalto.
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