Tutti i lavoratori agricoli
stagionali che entrano in Alto Adige dalla Romania e dalla
Bulgaria, ovvero circa 8.000 persone, devono essere sottoposti
tampone al loro arrivo e, se il risultato è negativo, devono poi
mantenere un periodo di isolamento di due settimane in azienda,
potendo però lavorare in piccoli gruppi di massimo quattro
persone che vivono e lavorano insieme in un'unica unità
abitativa.. Lo prevede un'ordinanza del governatore Arno
Kompatscher.
In Alto Adige sta per iniziare la raccolta delle mele. Negli
ultimi anni i frutticoltori si sono avvalsi del sostegno di alla
raccolta provenienti dalla Romania e dalla Bulgaria. Poiché in
entrambi i Paesi sono in aumento le infezioni da virus
Sars-CoV-2, il Ministero della Salute ha emanato pochi giorni fa
le norme di sicurezza e i requisiti di quarantena per l'ingresso
in Italia da entrambi i Paesi. Per consentire ai lavoratori
agricoli stagionali di entrare in Alto Adige nel modo più sicuro
possibile dal punto di vista sanitario ed epidemiologico,
garantendo al tempo stesso la possibilità di lavorare in
sicurezza.
Quei lavoratori che hanno un risultato negativo del test di
una struttura sanitaria certificata nel loro Paese non più
vecchio di 4 giorni possono procedere direttamente
all'isolamento senza un ulteriore test in ingresso. Il
regolamento è stato preceduto da un lungo confronto tra
l'assessore provinciale all'agricoltura Arnold Schuler e quello
alla salute Thomas Widmann, con l'Unione Agricoltori e
coltivatori diretti altoatesini Bauernbund e l'Azienda Sanitaria
dell'Alto Adige.
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