"Oggi eravamo tutti in attesa di
vedere l'effetto di questa riapertura ed il Paese ha tenuto,
dimostrando che la prudenza alla fine è stata opportuna". Lo ha
detto il ministro agli affari regionali, Francesco Boccia, in
Alto Adige per un confronto col presidente della Provincia di
Bolzano, Arno Kompatscher, sulle misure per la fase 2
dell'emergenza coronavirus.
Al centro del colloquio, in particolare, il disegno di legge
con cui la Provincia di Bolzano intende anticipare la riapertura
di alcune attività rispetto a quanto previsto a livello
nazionale. "L'Italia ha dimostrato di essere un Paese rigoroso e
prudente - ha sottolineato Boccia - e la prudenza, che
rivendico, ci ha messo fino ad oggi in sicurezza. Tutti gli
italiani hanno fatto un sacrificio enorme che noi, ora, non
dobbiamo vanificare".
"La provincia di Bolzano è in una condizione che oggi si può
definire di controllo e sicurezza, ma è a rischio come tutte le
altre regioni italiane" ha aggiunto il ministro, che ha però,
ammesso la possibilità di percorsi differenziati fra le regioni
per l'uscita dall'emergenza. "Il sistema di monitoraggio che il
ministro Speranza ha varato - ha spiegato - ci consentirà già la
prossima settimana di valutare, insieme alle regioni, i dati e
capire se siamo in grado di fare le linee guida per i lavoratori
dei settori che sono ancora fermi. Dal 18 maggio potremo
procedere a differenziazioni territoriali. È una questione di
giorni, non di mesi", così Boccia.
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