(ANSA) - FIRENZE, 11 NOV - Per la prima volta al mondo è
stato donato a scopo di trapianto un organo da una persona
ultracentenaria. Il prelievo, che non ha precedenti documentati
nella letteratura scientifica, è stato effettuato all'Ospedale
San Giovanni di Dio di Firenze la scorsa settimana su una donna
deceduta a 100 anni, 10 mesi e 1 giorno: il suo fegato, con il
via libera dei coordinamenti operativi del Centro regionale
trapianti della Toscana e del Centro nazionale trapianti, è
stato giudicato idoneo e trapiantato con successo in una persona
in lista d'attesa presso l'Azienda ospedaliero-universitaria di
Pisa.
Il trapianto del fegato donato dalla donna ultracentenaria "è
riuscito e il paziente è in buone condizioni. La procedura
rappresenta il coronamento di anni di lavoro clinico
multidisciplinare e di studio sull'utilizzo di donatori anziani,
su cui il centro trapianti di Pisa e la Regione Toscana hanno
investito risorse e progettualità", spiega il professor Paolo De
Simone, direttore dell'unità operativa di chirurgia epatica e
trapianti di fegato dell'Azienda ospedaliero-universitaria di
Pisa. La scorsa settimana, aggiunge la Regione, al San Giovanni
di Dio sono stati eseguiti due espianti di fegato e poi presso
l'ospedale pisano gli organi sono stati impiantati in pazienti
in lista di attesa. La straordinarietà dei due casi, si spiega,
è molteplice: c'è la concomitanza delle situazioni, l'uso, per
per la volta in uno dei due espianti, di una donazione
controllata a cuore fermo, messa in piedi con l'intervento del
team Ecmo mobile dell'azienda ospedaliera universitaria Careggi.
E poi c'è l'età della seconda donatrice, a cui sono stati
prelevati gli organi invece a cuore battente e che costituisce
un assoluto primato mondiale: la donna aveva infatti compiuto
cento anni da dieci mesi e un giorno. Nel mondo non era mai
accaduto. In Italia, fino ad oggi, la donatrice di organi più
anziana mai registrata in Italia, era una donna deceduta a
Fabriano lo scorso ottobre a 97 anni e 7 mesi. La donna toscana
era arrivata in ospedale la mattina del sabato con un'emorragia
cerebrale che l'ha portata, subito dopo, a morte cerebrale.
Risultata idonea al prelievo, sono stati i figli ad autorizzare
l'espianto.
Per il presidente della Toscana Eugenio Giani e l'assessore al
diritto alla salute Simone Bezzini sono state "due situazioni
gestite con successo grazie anche alla professionalità,
organizzazione e dedizione dei sanitari coinvolti, a riprova
ancora una volta della preparazione ed eccellenza del sistema
sanitario regionale, ma anche dell'attenzione e sensibilità su
un tema come quello dei trapianti". (ANSA).