(ANSA) - ROMA, 6 MAR - Guanti hi-tech e intelligenza
artificiale riconoscono i segnali del morbo di Parkinson da
cinque a sette anni prima che i segni della malattia si
manifestino. La tecnologia, non invasiva, è nata in Italia, dal
gruppo dell'Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore
Sant'Anna di Pisa guidato da Filippo Cavallo. Pubblicata sulla
rivista Parkinsonism & Related Disorders, la ricerca è stata
condotta con l'Ospedale delle Apuane di Massa e Carrara.
Il dispositivo, chiamato SensHand, è stato messo a punto nel
nel Biorobotics for Parkinson Disease Lab, diretto da Cavallo e
da Carlo Maremmani. La sua funzione è rilevare, misurare e
analizzare i movimenti delle braccia a caccia di eventuali spie
precoci di tremore, rigidità muscolare e rallentamento dei
movimenti, tipici della malattia. Questi sintomi compaiono in
modo evidente solo anni dopo che il processo neurodegenerativo è
cominciato, e individuarli prima possibile è la prima condizione
per una maggiore efficacia della terapia. "Sebbene la diagnosi
sul Parkinson sia fortemente orientata alla valutazione dei
sintomi motori, l'interesse verso i sintomi non motori sta
sostanzialmente aumentando", ha osservato Cavallo. Per Erika
Rovini, dell'Istituto di BioRobotica, la nuova tecnologie "pone
le basi per approfondire e promuovere l'utilizzo di sensori
indossabili non invasivi e a basso costo".
Il sistema è frutto del progetto Daphne, finanziato dalla
Regione Toscana nell'ambito del programma Fas Salute 2007-2013.
(ANSA).