Un seduta straordinaria
aperta del Consiglio comunale e un corteo: così Piombino
(Livorno) ha espresso oggi il suo no all'idea di un
rigassificatore nel porto cittadino.
La manifestazione, indetta da vari comitati cittadini è
partita da piazza Gramsci alle 14.30 con circa 300 persone. Il
corteo ha sfilato lungo corso Italia e via Vittorio Emanuele II
prima di fermarsi sotto alla sede del Comune. In aula il sindaco
Francesco Ferrari ha sottolineato che: "noi tanto per ribadirlo
siamo contrari al rigassificatore: e quando dico noi, dico il
sindaco, la giunta, la città e le istituzioni locali che
rappresentano altri territori che sono fermamente contrari,
perché riteniamo che sia un'ipotesi oggettivamente dannosa per
il nostro territorio".
Alla seduta partecipa anche il presidente della Regione
Toscana e commissario straordinario per il rigassificatore,
Eugenio Giani. "I motivi del no - ha proseguito il sindaco -
sono legati alla sicurezza perché riteniamo che una metaniera
all'interno di un porto, oltre a essere la prima, rappresenta un
grave pericolo. Da parte nostra è impossibile accettare,
nonostante l'interesse nazionale, perché nessuno può garantire
l'incolumità dei cittadini". Per Ferrari "Giani ha il potere di
dire al governo che non ci sono i presupposti perché quella nave
venga posizionata nel nostro porto" e ha chiesto che il
governatore "rinunci al ruolo commissariale". Giani ha
assicurato di voler "essere una figura di garanzia, e se ho
risposte convincenti dal governo sul memorandum su Piombino e
sulla sicurezza si va avanti, altrimenti non firmo. La nave
resterà in porto due tre anni al massimo poi va via, anche
perché quella banchina è stata realizzata con 110 milioni di
investimento anche dalla Regione Toscana".
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