Una giornata dedicata al cavallo
Ribot, grande campione le cui vicende sono strettamente legate a
Pisa. Accade il 30 giugno, nell'ambito della rassegna Viviparco,
al parco di San Rossore a Pisa dove alle 18 di giovedì a Ribot
sarà anche intitolato la rotonda di Cascine Vecchie: il luogo
scelto per l'apposizione della targa è attiguo all'ippodromo
dove i cavalli sono protagonisti da 168 anni cioè dal 3 aprile
1854 data nella quale si disputò la prima giornata di corse.
"Con questa iniziativa il parco vuole sottolineare
l'importanza dell'ippica pisana per la Tenuta di San Rossore e
per la città tutta" commenta il presidente del Parco Lorenzo
Bani che sarà presente insieme tra gli altri al presidente di
Alfea Cosimo Bracci Torsi. A seguire presso il giardino di Villa
Giraffa a Cascine Nuove Renzo Castelli, intervistato da
Francesca Petrucci, racconta Ribot a Pisa.
Il grande campione, nato il 28 febbraio del 1952, è diventato
il simbolo dell'ippica pisana: durante la sua attività
agonistica svernava nelle scuderie di Barbaricina, si allenava a
San Rossore e sulla pista dell'ippodromo pisano vinse nel 1955,
all'età di 3 anni, il premio Pisa, la prima corsa classica della
stagione del galoppo italiano. Dopo quella vittoria, fra le
sedici corse che disputò in carriera, tutte vittoriose, Ribot
vinse anche per due anni l'Arc de Triomphe a Parigi, e le
prestigiose King George ad Ascot, battendo il cavallo della
regina Elisabetta. Conclusa l'attività agonistica Ribot svolse
attività stalloniera per due anni in Italia generando Molvedo e
Prince Royal, due cavalli che vinsero le due successive edizioni
dell'Arc de Triomphe. Quindi varcò l'oceano, acquistato dal
petroliere texano John Galbrairth. Negli Stati Uniti,
nell'allevamento Darby Dan Farm, a Lexington (Kentucky), Ribot
svolse attività stalloniera fino alla sua morte avvenuta il 30
aprile 1972, generando decine di campioni.
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