'Frontiere in fiamme', prima
retrospettiva italiana dedicata a Nicolas Klotz e Elisabeth
Perceval sarà tra gli eventi speciali del 62/o Festival dei
Popoli, il festival internazionale del film documentario a
Firenze dal 20 al 28 novembre. La coppia sarà nel capoluogo
toscano per presentare i loro film, incontrare il pubblico e
partecipare a tavole rotonde e workshop. Dal titolo "Frontiere
in fiamme", l'omaggio curato da Daniela Persico presenterà una
selezione di 15 opere, a partire dall'anteprima italiana di Nous
disons révolution. Al centro del loro lavoro, spiega il
Festival, "c'è la consapevolezza di uno stato di guerra perenne
in tempo di pace, il confronto con l'esperienza della violenza
sociale, politica, economica, così come i temi dell'ospitalità e
dell'integrazione razziale".
"La questione delle frontiere è centrale per noi - affermano
in un comunicato Klotz e Perceval, - . La nostra attuale
filmografia, composta da una cinquantina di film, non è né
finita né fissa: è un lavoro in corso da tre decenni, una
cartografia dei tentativi che stiamo esplorando per filmare il
presente e allo stesso tempo fare i conti con la storia che ci
ha preceduto e ciò che stiamo lasciando alle prossime
generazioni. Il nostro è un cinema 'post-documentario', la cui
missione è di rendere visibile ciò che la politica,
l'amministrazione burocratica e il potere poliziesco stanno
cercando di far scomparire. Si tratta di fare cinema per
restaurare la realtà".
"Portiamo al Festival dei Popoli per la prima volta in Italia
l'opera di due cineasti radicali e dalla forte vocazione civile
- spiega Alessandro Stellino, direttore artistico - nessun loro
film è mai stato distribuito nel nostro Paese. Non si tratta di
documentaristi puri, ma di registi che indagano la realtà e il
nostro stare al mondo come corpi politici e sociali in una
straordinaria varietà di forme, dal documentario alla finzione,
passando per l'arte installativa e il teatro filmato, e questo è
molto in linea con il nuovo orientamento che stiamo dando al
Festival".
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