E' tornata al museo di San Marco
di Firenze la pala di Bosco ai Frati del Beato Angelico, dopo un
restauro durato circa un anno. Il dipinto è nuovamente situato
nella sala dedicata ai capolavori del pittore e frate
domenicano, che riunisce le tavole monumentali, i dipinti di
dimensioni minori, le predelle e i reliquari.
L'opera rappresenta l'ultima grande impresa su tavola
dall'artista, eseguita con ogni probabilità negli anni 1450/52
quando rivestiva l'incarico di priore del convento di San
Domenico di Fiesole, prima di partire per Roma. La pala fu
realizzata per la chiesa del convento francescano di Bosco ai
Frati in Mugello. La composizione è dominata dalla figura
centrale della Vergine, affiancata da due angeli e seduta su un
singolare seggio nascosto da un fastoso drappo dorato. In primo
piano, sulla sinistra, sono dipinte le figure dei Santi
Francesco, Ludovico di Tolosa e Antonio da Padova,
caratterizzate da un forte accento naturalistico. Sulla destra,
si vedono i Santi medici Cosma e Damiano e San Pietro martire.
Il restauro, eseguito da Lucia Biondi e finanziato con il
contributo dei Friends of Florence, era necessario a causa delle
aggressive puliture del passato che hanno compromesso
sensibilmente alcune parti del dipinto. "La pala, accostata alla
sua predella già restaurata alcuni anni or sono, può essere ora
ammirata grazie al supporto sempre costante dei Friends of
Florence nella rinnovata sala del Beato Angelico - ha spiegato
Stefano Casciu, direttore regionale Musei della Toscana -. Il
magnifico restauro ha restituito i valori più sottili di questa
tavola sontuosa e allo stesso tempo essenziale, che ancora una
volta dimostra i legami sotterranei tra l'arte del Beato
Angelico e le contemporanee esperienze della pittura fiamminga".
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