La guardia di finanza ha
sequestrato a Livorno 64mila mascherine di tipo K95, equivalenti
alle Ffp2, "non conformi", importate da un'azienda lucchese e
destinate a privati e enti, tra cui anche alla Regione Toscana,
per un valore di oltre 265mila euro. Dall'esame delle fatture è
emerso l'avvenuto commercio "in frode" di 293mila Dpi irregolari
in ambito nazionale, vendute oltre che in Toscana, anche in
Trentino Alto Adige, Lombardia, Lazio e Campania. Il
responsabile della ditta, è stato denunciato per frode nelle
forniture pubbliche e frode in commercio.
La mascherine sequestrate erano state importate da una
società, con sede a Lucca, che per attestarne la conformità e
poterle importare e immettere in commercio, si è avvalsa di un
'voluntary certificate' al posto di una regolare certificazione
Ce. Le indagini hanno messo in luce certificati per i Dpi emessi
da un ente polacco, su richiesta del cliente importatore, non
equivalenti a quelli rilasciati dagli organismi europei
preposti. In sostanza, spiegano i finanzieri, la società polacca
era organismo europeo notificato, ma non per la certificazione
di Dpi.
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