Gli scrittori Ermanno
Cavazzoni (narrativa italiana) e Fernando Aramburu (narrativa
internazionale) e la giornalista Giovanna Botteri sono i tre
vincitori del Premio Giovanni Boccaccio di quest'anno: il
riconoscimento sarà consegnato l'11 settembre (ore 21) a
Certaldo (Firenze) nel rispetto delle misure anti-Covid. Durante
la cerimonia, sarà consegnato un premio speciale alla cultura,
il cui destinatario e le motivazioni saranno svelati nelle
prossime settimane.
La giuria, presieduta da Sergio Zavoli, si è pronunciata
all'unanimità sui vincitori delle tre categorie: narrativa
italiana, internazionale e giornalismo. Anche questa edizione,
nonostante il Covid, prevede una seconda giornata di eventi, il
12 settembre, a Certaldo Alto, dove saranno consegnate le borse
di studio ai giovani studiosi del novelliere toscano,
selezionati dall'ente nazionale Giovanni Boccaccio, e nella
premiazione dei vincitori del concorso letterario 'Racconti
isolati - Un Decameron ai tempi del Covid'. "Come Messer
Boccaccio ha risposto alla peste con il Decameron, noi
rispondiamo alla pandemia dovuta al Covid con una 39/a edizione
del Premio del tutto inedita - dice Simona Dei, presidente
dell'Associazione letteraria Giovanni Boccaccio - alla paura,
determinata dall'emergenza epidemiologica tuttora in atto,
rispondiamo reagendo e trasformando il momento difficile in una
riflessione pacata e costruttiva attraverso un evento culturale
che da 39 anni caratterizza, con un respiro internazionale, il
nostro territorio".
"Anche in questo anno così particolare, il Premio Boccaccio
si conferma come un grande appuntamento culturale - aggiunge
il sindaco Giacomo Cucini - appuntamento che vede Certaldo farsi
luogo di incontro per la letteratura italiana e straniera e per
il miglior giornalismo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA