di Francesca Pierleoni
Il Po è stato "molto raccontato tanti
anni fa e poi è come sparito dall'immaginario. E quando i posti
'spariscono' diventano luoghi che racchiudono disagi. Il film
racconta anche come uno spazio abbandonato possa riflettere le
tensioni di quella comunità ma anche di tante altre": Lo dice
Michele Vannucci, regista di Delta, "un western contemporaneo
ambientato in uno spazio immaginifico che riflette la sfida tra
uomo e natura". Uno scontro che ha come volti protagonisti
Alessandro Borghi e Luigi Lo Cascio, per una storia che debutta
al Locarno Film Festival in Piazza Grande, con un'uscita in sala
a inizio 2023 distribuito da Adler. Al centro del racconto due
personaggi che apparentemente non potrebbero essere più diversi:
il pacato Osso (Lo Cascio), che dedica la sua vita alla
salvaguardia del fiume, anche come guardia ittica e
l'imperscrutabile e istintivo Elia (Borghi), cresciuto in quelle
zone. il giovane uomo insieme alla famiglia Florian, in fuga dal
Danubio,si dedica alla pesca di frodo con mezzi illegali. Le
tensioni fra pescatori locali e 'forestieri' arrivano a un punto
di rottura che coinvolge anche l'impulsiva Nani (Greta
Esposito), sorella minore di Osso e l'inquieta Anna (Emilia
Scarpati Fanetti), ex compagna di Osso, sempre più attratta da
Elia. "La storia di Delta (prodotto da Groenlandia e Kino
Produzioni con rai Cinema) nasce da da due anni di testimonianze
che ho raccolto lungo il Po, nel periodo in cui vivevo a Bologna
- aggiunge Vannucci -. Quello che succede lungo il fiume è anche
ciò che accade tanta provincia italiana. In un paese dove molte
persone vengono abbandonate a loro stesse, si possono perdere i
limiti. Delta vuole essere anche un modo per ringraziare una
comunità che mi ha permesso di conoscerla". Il film rafforza il
sodalizio tra il regista e Borghi, amici da 10 anni: "E' nato
tutto dal saggio di diploma di Michele al Centro sperimentale -
spiega l'attore - mi ha fatto il provino venendo nel posto dove
lavoravo come sorvegliante". Nel periodo che viviamo "escono al
cinema cose inguardabili e noi fatichiamo invece per farne
uscire un film che racchiude il senso più bello della parola -
sottolinea Borghi già interprete dell'opera prima di Vannucci,
Il più grande sogno -. Tra noi c'è una grande amicizia e la
voglia di lavorare insieme, con la sicurezza di voler fare
sempre qualcosa di ambizioso prima di tutto dal punto di vista
emotivo". Per l'interprete di Sulla mia pelle, il personaggio di
Elia "è estremamente complesso, molto difficile da afferrare. A
volte mi faccio troppe domande su un ruolo, invece bisogna
imparare a lasciarsi sorprendere. E' una delle lezioni che mi ha
dato Claudio Caligari". Luigi Lo Cascio, che è anche
protagonista di uno dei film in concorso alla Mostra del Cinema
di Venezia, Il signore delle formiche di Gianni Amelio, che
ripercorre il caso Braibanti, vede in Osso "un uomo pacifico,
abituato, anche per il suo lavoro in un impianto idrovoro a
tenere in un ideale equilibrio terra e acqua. Quando però accade
una 'calamità' centrale nella storia si fa sommergere da
qualcosa di più grande di lui". Il film tocca anche il tema
delle tensioni tra italiani e migranti: "In un Paese razzista
come il nostro - spiega Borghi - è estremamente importante usare
il cinema per costruire una dimensione empatica nel raccontare
personaggi che sembrano essere nemici. È fondamentale capire
nella vita la differenza tra pena ed empatia. Delta ti costringe
a metterti nei panni dei vari personaggi. Non sai di chi è la
colpa di ciò che accade, non c'è un buono o un cattivo"
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