Scoprire cosa voglia dire provare per
la prima volta piacere durante il sesso: è l'obiettivo che la
sessantenne professoressa delle medie Nancy Stokes (interpretata
da una straordinaria Emma Thompson) si propone di raggiungere
con un affascinante escort di 30 anni più giovane, Leo Grande
(la rivelazione Daryl McCormack) che sta per incontrare in una
camera d'albergo.
Si apre così in quattro appuntamenti un flusso di intimità,
verità e scoperte emotive reciproche, nella dramedy Good luck to
you, Leo Grande di Sophie Hyde, al debutto mondiale al Sundance
Fim Festival.
Nel delicato racconto scritto da Katy Brand, il sesso diventa lo
strumento per creare un coinvolgente dialogo, superando
preconcetti e vergogna, fra i due protagonisti ed entrare nella
vita dei due protagonisti. Da una parte una donna, Nancy (il
nome che si è scelto per non esporsi durante gli incontri),
vedova da due anni, che guarda con lucidità a un matrimonio che
è stato senza stimoli (anche sessuali) e a due figli verso i
quali ha sentimenti contrastanti. Dall'altra un giovane uomo che
sembra vivere con assoluta serenità il diventare oggetto delle
fantasie dei suoi clienti, attraverso il personaggio che ha
creato, Leo Grande, cercando di nascondere però il più possibile
di se'. "Appena ho letto la sceneggiatura ho avuto subito voglia
di fare il film - racconta Emma Thompson nella Q&A dopo la
premiere -. E' una storia che sentivo di non aver mai
interpretato ne' visto rappresentata, e c'era una necessità di
farlo, perché si parla di piacere e vergogna nel modo del quale
c'è più bisogno". L'irlandese McCormack, classe 1993, già
interprete, fra gli altri, della serie Peaky Blinders, ha amato
soprattutto che "la storia si articolasse in una stanza. C'è per
entrambi un percorso di consapevolezza e 'guarigione' reciproca.
Si aprono piccole porte dentro di loro e alla fine sono entrambi
radicalmente diversi". "Nella stanza del film, siamo arrivati
tutto molto preparati ad esplorare questi temi in profondità -
spiega la regista Sophie Hyde -. Anche gli attori hanno lavorato
sul raggiungere l''intimità proteggendosi attraverso il ruolo,
senza esporsi troppo". Interpretare un film come questo "è stato
molto liberatorio, una bellissima esperienza, anche perché il
rapporto dei due personaggi è libero dal bagaglio della storia
d'amore - sottolinea Emma Thompson -. Vedi una forma di intimità
diversa. Nancy è in una stanza con una persona alla quale non ha
bisogno di nascondere nulla, non ci sono la sua apparenza
sociale e famigliare a pesare, non ci sono maschere". L'attrice
nel film regala anche una scena particolarmente intensa nella
quale si mostra davanti allo specchio in nudo integrale: "E'
stato forse uno dei momenti di recitazione più difficili della
mia carriera - commenta sorridendo - Dovermi guardare allo
specchio con serenità senza un sentimento di giudizio o
desiderio di cambiare, è qualcosa che nella vita non mi è
capitato. Questo dice molto della mia storia di donna e dei
confronti con immagini impossibili che tutte noi subiamo. E' la
tragedia intorno al corpo femminile che dobbiamo assolutamente
interrompere".
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