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Cinema: Moretti e c., gli irriducibili della sala

Cinema

Cinema: Moretti e c., gli irriducibili della sala

Da Max Bruno a Manetti, gli autori che resistono

ROMA, 15 gennaio 2021, 15:04

Redazione ANSA

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Come Ulisse con le sirene: c'è un gruppo di naviganti in acque mai solcate che resiste ai tempi che stiamo vivendo, convinto che prima o poi appaia la terra all'orizzonte. Sono gli irriducibili della sala, quegli autori (insieme a produttori, distributori) che aspettano la riapertura dei cinema e non ci stanno alle offerte pure allettanti delle piattaforme che se li litigano in un'asta al rialzo. Il capitano è Carlo Verdone con il suo Si vive una volta sola ma l'antesignano è Nanni Moretti con Tre Piani. Il primo ha vissuto la beffa di una presentazione fatta, manifesti in giro, tour delle tv e poi saracinesche abbassate prima ancora di entrare a vedere il film per la sfortunatissima coincidenza dei primi giorni del lockdown marzo 2020, beffa doppia perché al primo stop di fine febbraio si è aggiunta la falsa ripartenza nove mesi dopo, ossia il 26 novembre (stress da non riprendersi per un bel po'!).
    Il secondo invece bloccato sul nascere: titolo di punta del concorso del festival di Cannes maggio 2020, Tre Piani ha legato il suo destino a quello della Croisette prima ancora che alla riapertura delle sale. E dunque se Cannes 2021 (come pare) slitta, Moretti ne segue il destino e prima di vedere la trasposizione cinematografica del romanzo di Eshkol Nevo con Riccardo Scamarcio, Margherita Buy, Alba Rohrwacher, Adriano Giannini tra i protagonisti della storia ambientata da Tel Aviv all'Italia passerà un bel po' di tempo.
    I resistenti non sono solo loro: all'appello rispondono Massimiliano Bruno con Ritorno al Crimine, Gabriele Mainetti con Freaks Out, i Manetti Bros con Diabolik e Paolo Genovese con Supereroi (intanto lunedì 18 gennaio comincia Il primo giorno della mia vita, dal suo romanzo, un film corale con Toni Servillo, Margherita Buy, Vittoria Puccini, Valerio Mastandrea, Sara Serraiocco).
   

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