Prosegue in Serbia la nuova
massiccia fase epidemica del Covid-19, con 13 nuovi decessi in
24 ore, il numero più alto di vittime giornaliero dall'inizio
della pandemia lo scorso marzo. In totale i morti sono stati
finora in Serbia 330, i casi di contagio 16.719, dei quali 299
da ieri. In sensibile aumento anche il numero dei pazienti in
terapia intensiva con ausilio di respiratore, che sono ad oggi
110.
In 18 località, compresa la capitale Belgrado, è stata
dichiarata la 'situazione di emergenza' per il sensibile
deterioramento delle condizioni sanitarie, mentre i posti di
degenza in ospedale sono in molti casi esauriti e si
allestiscono ospedali-Covid provvisori in fiere, arene e
palazzetti dello sport per i casi non gravi.
Le autorità, per il repentino peggioramento della situazione
epidemiologica, hanno reintrodotto alcune restrizioni relative
ai raduni e agli orari di apertura di ristoranti e bar (fino
alle 23). E' obbligatoria la mascherina sui mezzi pubblici e in
tutti i luoghi al chiuso.
Oggi sono ripresi intanto i trasporti di aiuti
medico-sanitari dalla Cina, che nella prima fase dell'epidemia
in primavera ha fornito al Paese balcanico enormi quantità di
mascherine, guanti, scafandri, visiere e materiale
disinfettante, con un autentico ponte aereo andato avanti per
settimane. Oggi, riferiscono i media, altri due aerei carichi di
medicinali e materiale sanitario sono giunti a Belgrado, uno
proveniente da Shanghai, l'altro da Tijanjin.
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